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Elezioni in Bulgaria, l'ex premier Boyko Borisov ha vinto le elezioni

L'affluenza alle urne è stata bassissima, poco superiore al 35% poco prima della chiusura dei seggi elettorali. Formare un governo non sarà semplice

Elezioni in Bulgaria, ha vinto l'ex premier Boyoko Borisov, con il partito populista conservatore Gerb

L'ex primo ministro Boyko Borisov e il suo partito populista conservatore Gerb hanno vinto le elezioni generali anticipate in Bulgaria con il 25,57% dei voti, dopo lo scrutinio del 91% delle schede. A dare la notizia è la Tass citando la Commissione elettorale. Dietro i "Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria" (Gerb) c'è, con il 20,38%, il partito finora al governo "Continuiamo il cambiamento" (PP) dell'ex primo ministro riformista e filoeuropeo Kiril Petkov.

Nel nuovo Parlamento saranno rappresentati fino a otto partiti, il che renderà ancora una volta difficile la formazione di una coalizione di governo. Già dalle proiezioni risultava che il partito Gerb guidato da Boyoko Borisov è riuscito a ottenere tra il 24,6 e il 25,5% dei voti. Il principale rivale, il partito riformista.  La Bulgaria è il Paese più povero e considerato il più corrotto dell'Ue, a cui appartiene dal 2008, mentre dal 2004 fa parte della Nato. Durante l'era comunista, era il Paese più vicino all'Unione Sovietica e ancora oggi una parte significativa della popolazione si considera vicina alla Russia.

La dipendenza energetica e le relazioni con Mosca hanno dominato la campagna elettorale. Anche perché l'ultimo governo bulgaro, guidato dall'europeista Petkov, ha cercato di porre fine a questa dipendenza, che ha definito uno "strumento del Cremlino" per interferire nella vita politica del Paese balcanico; e il suo governo, al potere tra dicembre 2021 e giugno scorso, ha espulso 70 diplomatici russi per presunto spionaggio dopo che il monopolista di stato russo Gazprom ha interrotto le spedizioni di gas naturale nel Paese a fine aprile.

Borisov è stato il politico più importante del Paese balcanico negli ultimi 13 anni, ma è una figura polarizzante. Un passato da pugile e guardia del corpo (è stata la guardia del corpo dell'ultimo dittatore comunista, Todor Zhivkov), già dopo le tre elezioni precedenti ha faticato a trovare qualcuno che lo sostenesse. Il suo ultimo governo è stato scosso da grandi proteste popolari, nel 2020 e nel 2021, alimentate da diversi scandali di corruzione.

Per i sostenitori, Borisov ha migliorato il Paese con investimenti in infrastrutture, strade e ospedali, ed è un politico molto apprezzato nella famiglia del Partito popolare europeo. Per i suoi critici, ha sviluppato un sistema clientelare e corrotto - anche vicino alla criminalità organizzata - che spiegherebbe gran parte del successo elettorale del Gerb; lo accusano anche di non avere un progetto e di agire in modo personalistico e anarchico. Borisov nega le accuse e sostiene che è tutto un complotto politico per eliminarlo dalla scena politica.

Nel suo messaggio elettorale ha sostenuto che la Bulgaria è "nel caos" e contrapposto la sua esperienza a quella di Petkov, accusandolo di aver sabotato tutto ciò che è stato realizzato dai suoi governi. E si è mostrato con un'immagine di "uomo del popolo", capace di comunicare con il popolo, a volte in modo rude e maschilista, ma che non nasconde le sue umili origini.  Il suo rivale Petkov ha comunque già rifiutato ogni alleanza con l'uomo che ai suoi occhi incarna il "passato corrotto" della Bulgaria.