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Elezioni Perù 2020 risultati: parlamento a destra ma vince la frammentazione

I risultati delle elezioni parlamentari in Perù: ne esce un quadro frastagliato

Domenica 26 gennaio si sono svolte le elezioni parlamentari in Perù. Importante appuntamento elettorale per uno dei più rilevanti paesi dell'America Latina, continente segnato recentemente da un'instabilità estrema. Dalle proteste e rivolte in Cile ed Ecuador fino a quelle in Colombia, per non parlare del Venezuela e della Bolivia, dove il presidente Evo Morales è stato costretto all'esilio. Coinvolto anche il Perù, che si è recato alle urne per le elezioni parlamentari anticipate scaturite dallo scioglimento del Congresso deciso dal presidente Martin Vizcarra.

Secondo i dati dell'istituto Ipsos Perù, riportati da Canal N di Lima, una decina dei 21 partiti che si erano presentati al voto otterranno dei seggi nel parlamento unicamerale. Il partito con il maggior numero di voti dovrebbe essere Acciòn Popular con l'10,1%. Un partito di destra, seguito al secondo  dal Frente Popular Agricola del Peru (cristiani evangelici), con l'8,8%. Chiude il podio Podemos Peru dell'imprenditore Jose' Luna Galvez (8,2%), seguito da Alianza Para el Progreso (8%), Partido Morado (7.7%), la fujimorista Fuerza Popular (6,9), Union por el Peru (6,9%), il Frente Amplio (6.1%), Somos Peru (5.6%) e Juntos por el Peru (5,1%).  

Da segnalare il crollo dei consensi del fujimorista Fuerza Popular, mentre non ha raggiunto la soglia di sbarramento il partito socialdemocratico Apra dell'ex presidente morto suidica Alan Garcia. La scommessa del presidente Martin Vizcarra, che aveva sciolto il congresso per cercare maggiore stabilità e impulso alle sue riforme anti corruzione, non sembra aver pagato. La frammentazione regnerà sovrana per il restante anno e mezzo di legislatura, prima delle prossime elezioni generali dell'estate 2021.