Esteri

Farage (Ukip) ad Affaritaliani.it: Brexit, nel 2016 il referendum


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Nigel Paul Farage, leader dello UK Independence Party, intervistato da Affaritaliani.it, annuncia che il referendum nel Regno Unito per decidere se restare o lasciare l'Unione europea "sicuramente si terrà nel 2016, o nel mese di giugno o a settembre". Il fatto "più rilevante del prossimo anno sarà proprio il referendum britannico, il cui risultato è assolutamente incerto. E anche ciò che potrà accadere nell'intera Unione europea dipenderà fortemente dai risultati della consultazione nel Regno Unito". Farage sarà il leader della campagna per la Brexit (l'uscita del Regno Unito dall'Ue, ndr)? "Non penso proprio. Ma certamente sarò una delle persone in campo per raggiungere questo obiettivo". I sondaggi - spiega Farage - "mostrano una sfida referendaria molto combattuta. Come si dice in questi casi, il risultato è 'too close to call'. Alcuni indicano una vittoria dei sì e altri un successo dei no. Nulla per il momento è deciso".

Nel caso in cui il Regno Unito uscisse dall'Unione europea - assicura il leader dello Ukip - "servirà certamente il passaporto per entrare in Gb anche per chi proviene dagli altri paesi europei" e quindi non sarà più come adesso che dall'Italia, ad esempio, è sufficiente la carta d'identità. "In tutti i paesi normali del mondo, dagli Stati Uniti d'America all'Australia, ci sono controlli alle frontiere. E questo accadrà anche da noi con l'uscita dall'Ue". Farage poi parla dell'euro come di "un progetto che sta morendo per una totale disconnessione tra i leader politici dell'Ue e gli stessi popoli europei. L'euro non funzionerà mai, come non può funzionaria l'unione economica e monitaria, che di fatto è un colossale fallimento. Un fallimento è anche la politica dell'Ue sull'immigrazione". Il tentativo di mettere insieme i paesi del Vecchio Continente, "con un solo governo e un'unica bandiera, è una pura fantasia che non funziona e mai funzionerà", conclude il numero uno dello Ukip.