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Francia, finisce l'epoca del franco coloniale, la nuova valuta si chiamerà Eco

"Il franco Cfa viene percepito come una delle vestigia della Franciafrica (rete di relazioni, anche oscure, tra la Francia e le ex colonie africane, ndr)" aveva

Francia: finisce l'epoca del franco Cfa, la nuova valuta si chiamera' Eco

Il Franco CFA (che significava all'origine nel 1945, Franco delle Colonie Francesi d'Africa, abbreviato FCFA, e successivamente diventato acronimo di Comunità Finanziaria Africana) è il nome di due valute comuni a diversi paesi africani.

Parigi mette fine all'epoca del franco Cfa in 8 Paesi dell'Africa occidentale. Un progetto di legge in questo senso e' stato approvato dal consiglio dei Ministri francese, ha annunciato la portavoce del governo Sibeth Ndiaye. Il testo convalida la trasformazione del franco Cfa in Eco. La nuova valuta manterra' invariata la parita' fissa con l'euro attualmente stabilita a quota 655,96 franchi Cfa. Il provvedimento mette anche fine alla centralizzazione delle riserve valutarie dei Paesi dell'Africa occidentale presso il Tesoro francese e stabilisce che Parigi si ritirera' dalla governance di tutti gli organismi in cui e' presente. La riforma e' stata lungamente negoziata per tutto il secondo semestre del 2019 tra la Francia e gli 8 Paesi dell'Unione economica e monetaria dell'Africa occidentale: Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo. Non riguarda invece i 6 Paesi dell'Africa centrale (Camerun, Ciad, Gabon, Guinea equatoriale, Repubblica centrafricana e Repubblica del Congo) che utilizzano il franco Cfa ma formano una zona monetaria distinta.

 La portavoce del governo, Sibeth Ndiaye, ha dichiarato che si tratta di un provvedimento "molto atteso" dai paesi dell'Unione economica e monetaria ovest africana (Uemoa), sottolineando che "questa fine simbolica si inserisce in un rinnovamento delle relazioni tra la Francia e l'Africa e scrive una nuova pagina della nostra storia". Il via libera formale del governo rappresenta il punto di arrivo di un lungo iter istituzionale e diplomatico, dopo l'intesa raggiunta il 21 dicembre scorso tra Parigi e 8 stati membri dell'organizzazione regionale. A firmare l'accordo era stato il presidente Emmanuel Macron di persona, presentando la riforma come "storica" nella cornice della cooperazione monetaria bilaterale. "Il franco Cfa viene percepito come una delle vestigia della Franciafrica (rete di relazioni, anche oscure, tra la Francia e le ex colonie africane, ndr)" aveva dichiarato il presidente francese. Il punto centrale dell'intesa riguarda la fine dell'obbligo per la Banca centrale degli stati dell'Africa occidentale (Bceao) di depositare meta' delle sue riserve di cambio presso la Banca di Francia: una regola vissuta come una dipendenza umiliante nei confronti dell'ex potenza coloniale e fortemente criticata dai detrattori del franco Cfa. Inoltre la Francia si ritira dagli organi di governance dell'Uemoa e della Bceao. Ad utilizzare ancora il franco Cfa, invece, sono altri sei paesi dell'Africa centrale, membri di un'altra zona monetaria.