Esteri

Francia, Le Pen vince se va al ballottaggio con Mélenchon

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Francia, elezioni: attenti alla sorpresa Fillon. Hamon spacciato. E Macron...

Ormai ci siamo. Le urne per il primo turno delle elezioni presidenziali francesi si aprono domenica mattina. Un voto, quello per l'Eliseo, da cui dipende non solo il futuro della Francia ma anche dell'Unione europea. Ed è proprio negli ultimi giorni che è iniziato a cambiare lo scenario. Il successore di Hollande verrà scelto il 7 maggio al ballottaggio, ma il primo tempo delle Presidenziali è fondamentale per capire cosa accadrà quindici giorni dopo. Finora si è sempre parlato della sfida decisiva, quella del secondo turno, tra il numero uno di En Marche Macron e la leader del FN Le Pen, con i pronostici tutti a favore del candidato centrista. Ma in Francia (e non solo) si comincia a ragionare anche su altre ipotesi. Primo punto: il 15% circa degli elettori decide il giorno stesso del voto (elettorato 'last minute') e quindi la quota molto elevata di indecisi può ancora modificare l'esito delle elezioni. Secondo punto: sicuramente fuori dal ballottaggio, salvo improbabili colpi di scena, è il socialista Hamon, ormai sotto il 10%.

La corsa vera è quindi a quattro, con il candidato del Centrodestra Fillon e quello della sinistra radicale Mélenchon che potrebbero anche raggiungere la seconda posizione e quindi passare al secondo turno. Terzo punto: decisiva sarà l'affluenza alle urne. Più è bassa e più saranno avvantaggiati i candidati in grado di mobilitare i propri elettorati di riferimento (Le Pen e Mélenchon), una partecipazione pià alta favorirebbe invece Fillon e Macron. Secondo Alessandro Amadori, sondaggista che in collaborazione con Affaritaliani.it realizzerà domenica a urne aperte le 'Estimations' sull'andamento del voto in Francia, è quasi certo che la leader della destra si qualificherà per il secondo turno, anche perché difficilmente potrà scendere sotto una certa percentuale considerando il suo forte zoccolo duro. Chi sfiderà al ballottaggio? Contro Macron, come detto, pochissime chance, ma attenzione alla forte crescita di Mélenchon, che erode consensi ai socialisti. In un ipotetico ballottaggio Le Pen-Mélenchon - afferma Amadori - "sarebbe avvantaggiata la candidata del FN" che potrebbe davvero diventare presidente della Francia.

Anche perché se lo sfidante di Marine fosse il candidato della sinistra radicale, abbastanza di nicchia e rappresentativo dell'area di disagio degli sconfitti della globalizzazione, non scatterebbe quel richiamo al cosiddetto "voto utile" contro la leader della destra (o quantomeno ci sarebbe anche contro la sinistra estrema). E se al secondo turno andasse Fillon? Effettivamente molti elettori potrebbero turarsi il naso e dimenticare i problemi giudiziari del candidato del Centrodestra che secondo alcuni analisti transalpini - proprio per questi motivi - è stato finora sottovalutato nei sondaggi ufficiali. Una sfida il 7 maggio Le Pen-Fillon vedrebbe la numero uno del FN svantaggiata ma non in modo così netto come accadrebbe in una competizione con Macron. Va sottolineato infine che Mélenchon quasi certamente perderebbe qualsiasi sia lo sfidante al secondo turno, mentre un eventuale duello Macron-Fillon vedrebbe favorito il centrista.