Esteri
Francia, ora Macron pensa a una premier. L'idea di una donna per risollevare il Paese
Prende quota la ministra uscente per la decentralizzazione Catherine Vautrin. Ma Mélenchon e Le Pen non vogliono trattare
Francia, finita la festa per Macron: ora deve riuscire a trovare una maggioranza di governo, altrimenti...
Emmanuel Macron ha inaugurato la nuova Notre Dame, l'evento è stato un successo: vista anche la presenza del presidente eletto degli Usa Trump e di Zelensky, che si sono stretti la mano. Alla cerimonia di riapertura della cattedrale di Parigi erano presenti anche diversi capi di Stato e premier, compresi Mattarella e Meloni. Ma per Macron adesso è tempo di concentrarsi sulla sua Francia e sulla pesante crisi politico-finanziaria, al Paese serve un governo ma l'operazione non è affatto semplice, visto l'ostruzionismo dell'estrema sinistra di Mélenchon e l'estrema destra di Le Pen. Macron - riporta Il Messaggero - riprende oggi le consultazioni per trovare un nuovo (o una nuova) premier dopo la sfiducia a Michel Barnier.
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Stamattina il presidente riceverà gli ultimi responsabili dei partiti: gli indipendenti del Liot (che potrebbero rivelarsi prezioso ago della bilancia), gli ecologisti e i comunisti. Il tempo stringe. L’idea - prosegue Il Messaggero - sarebbe quella di una maggioranza da larghe intese, un "arco repubblicano che vada dai conservatori Républicains fino ai socialisti, con un programma d'azione comune" su poche priorità. Secondo l’entourage del presidente il nome del nuovo premier dovrebbe arrivare domani, anche se alcuni ipotizzano un'accelerata e un nomina anche questa sera. Tra i più citati sempre lo storico leader centro e capo del Modem François Bayrou.
Nel fine settimana ha preso quota anche la ministra uscente per la decentralizzazione Catherine Vautrin (Les Républicains). Ma i socialisti hanno già avvertito: non sosterranno un governo con un premier di destra. Finita la festa per Macron, se in tempi brevi non dovesse riuscire a rimettere in piedi un nuovo governo con una maggioranza larga, a rischiare il posto sarebbe lui.