Esteri

Francia, vince la destra tradizionale. Le Pen cresce ma non sfonda. Ko Macron

I risultati delle elezioni regionali

Il dato politico più importante delle elezioni regionali in Francia sembra essere quello sull'affluenza, con un tasso di astensione che supera il 66%. I risultati in corso di scrutinio, poi, indicano una crescita per il Rassemblement National di Marine Le Pen, che però resta al di sotto delle aspettative della leader. A raccogliere più consensi è la destra tradizionale, i Républicains, partito più votato a livello nazionale, poco avanti rispetto al blocco della sinistra. Staccata, intorno al 19% delle preferenze, l'estrema destra lepenista. Delude invece, anche in questo caso in linea con le previsioni della vigilia, il partito del presidente Macron, La République en Marche, che conferma le difficoltà di radicarsi sul territorio dopo l'exploit della vittoria presidenziale.

I RISULTATI

I candidati esponenti di Les Republicains (Lr) o di coalizioni di centrodestra che includono i gollisti sono in vantaggio in sette regioni francesi su 13, secondo i dati provvisori comunicati dai principali istituti transalpini. Candidati di sinistra, socialisti o ecologisti, sono in vantaggio in altre cinque regioni, mentre in Corsica sono in testa gli autonomisti. L'estrema destra del Rassemblement National (Rn) non e' in testa in alcuna regione, nemmeno in Provenza-Alpi-Costa Azzurra, dove era stata data in vantaggio da alcuni dei primi exit poll, sebbene il risultato sia cosi' incerto da non poter lasciar escludere una rimonta. Pessima performance de La Republique En Marche del presidente Emmanuel Macron, che rischia di restare fuori da alcuni parlamenti regionali e conferma il suo scarso radicamento sul territorio.

Ecco i risultati parziali, regione per regione. - In Provenza-Alpi-Costa Azzurra il gollista Renaud Muselier, che ha il sostegno di En Marche, e' al 34,5%, contro il 33% di Thierry Mariani del Rassemblement National. - In Ile-De-France la presidente uscente, Valerie Pecresse, esponente di una coalizione di destra che include Les Republicains, e' al 36,4%, seguita da Jordan Bardella del Rn (13,7%). - In Alta Francia, il presidente uscente, Xavier Bertrand (Lr), e' dato al 43% contro il 24% di Sebastien Chenu (Rassemblement National). - Nei Paesi della Loira, Christelle Morancais (Lr) e' al 34%, mentre Guillame Garot e Matthieu Orphelin, entrambi espressione di coalizioni di sinistra, sono entrambi al 18%. - Nel Grand Est e' in vantaggio Jean Rottner (Lr) con il 31% seguito da Laurent Jacobelli (Rn) al 20% e Eliane Romani (24%), candidata da socialisti ed ecologisti. - In Alvernia-Rodano-Alpi e' in forte vantaggio Laurent Wauquiez (Lr), dato al 44%. - In Normandia il centrista Herve' Morin, presidente uscente a capo di un'alleanza di centrodestra, e' al 35,1% seguito da Nicolas Bay (Rn), dato al 20,4%. - In Nuova Aquitania il socialista Alain Rousset, candidato uscente, e' in testa con il 29%. - In Bretagna il presidente socialista uscente, Loig Chesnais-Girard e primo al 20,8% seguito dal centrista Thierry Bourlot (16,2%). - In Occitania e' in vantaggio la socialista Carole Delga (39,6%) seguita da Jean-Paul Garraud (Rn) e Aurelien Pradie' (Lr). - In Centro-Valle della Loira il presidente socialista uscente Francois Bonneau e' in testa al 25,6% a quattro punti dallo sfidante lepenista Aleksandar Nikolic. - In Borgogna-Franca Contea la presidente socialista uscente Marie-Guite Dufay e' in vantaggio al 26,2% ma tallonata da Julien Odoul del Rn, al 23,8%. - In Corsica l'autonomista Gilles Simeoni e' al 28%, seguito dal gollista Laurent Marcangeli al 24,9%.