Esteri
Fukushima, cominciato il riversamento di acqua contaminata in mare. Furia Cina
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Il Giappone non arretra ma il piano incontra le resistenze nei Paesi vicini. Il Dragone convoca l'ambasciatore di Tokyo. I dubbi di alcuni scienziati
Fukushima, Giappone e Cina vanno allo scontro. Per Pechino riversare in mare quell'acqua non è sicuro
Il mondo intero tremò per la drammatica vicenda di Fukushima del marzo 2011, per un incidente nucleare avvenuto nella centrale omonima, situata a Naraha nella prefettura di Fukushima, sulla costa est del Giappone. È stato l'unico incidente oltre al disastro di Chernobyl del 26 aprile 1986 ad essere stato classificato di livello 7 della scala INES, cioè il livello di gravità massima degli incidenti nucleari. La causa scatenante fu il terremoto e il conseguente maremoto, lo tsunami fu devastante ma il disastro nucleare venne scongiurato. Ora a distanza di 12 anni torna la paura per la decisione del Giappone di riversare in mare l'acqua contaminata.
"La sicurezza scientifica e il senso di sicurezza sono due cose differenti. Anche se il piano è sicuro, il danno reputazionale si verifica lo stesso". Masanobu Sakamoto, capo della Federazione nazionale delle cooperative di pescatori giapponese, - riporta Il Sole 24 Ore - centra uno dei punti della questione: il riversamento dell’acqua radioattiva contenuta nella cisterne dello stabilimento nucleare di Fukushima devastato dal disastro del terremoto del marzo 2011 è un piano sicuro, ha stabilito l'Iaea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ma non mancano le obiezioni.