Esteri

Gentiloni a Tripoli, incontro con Serraj. "Rafforzare rapporti con Italia"

Maitiq: bene la visita di Gentiloni, da Italia grande aiuto

Dall'Italia arriva al governo di riconciliazione libica il pieno sostegno "politico umanitario ed economico": se ne ha fatto portavoce il Ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, primo esponente politico occidentale di alto livello approdato a Tripoli dopo l'insediamento del governo di unita' nazionale.

Gentiloni, che stamane ha incontrato il premier designato, Fayez al Serraj, ha definito l'incontro "molto utile". "Sono molto contento di essere qui a Tripoli nella prima visita al Consiglio di presidenza da quando e' stato istituito a Tripoli", ha detto. "Il messaggio principale che l'Italia ha voluto dare al Consiglio presidenziale libico e' un messaggio di appoggio sul piano politico, sul piano umanitario e sul piano economico".

Maitiq, bene visita Gentiloni, da Italia grande aiuto - L'Italia ha dato "fin dall'inizio" un "grande aiuto" al dialogo politico in Libia ed e' giunto il momento di attivare diversi accordi bilaterali, inclusi quelli relativi al settore petrolifero. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di presidenza libico, Ahmed Maitiq, nel corso della conferenza stampa col ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, a Tripoli. "Abbiamo discusso dei risultati raggiunti dopo l'accordo politico e del grande aiuto garantito sin dall'inizio dall'Italia, che ha contribuito a farci superare questa prima fase delicata. Con il ministro Gentiloni abbiamo parlato, tra le altre cose, della conferenza di sostegno alla Libia e al governo di riconciliazione prevista all'inizio di maggio", ha detto il vicepresidente dell'organismo libico sostenuto dalle Nazioni Unite. "Il rapporto tra Libia e Italia non e' solo politico e non riguarda solo i nostri governi, ma i nostri stessi popoli. Nella prossima fase la cooperazione aumentera' e dobbiamo concludere diversi accordi, come quello sui visti e sullo spazio aereo per i voli tra Europa e Libia tramite l'Italia", ha aggiunto Matiq. Secondo il vicepresidente vi sono "numerosi accordi da attivare e di cui stiamo discutendo tramite le commissioni tecniche". Nello specifico, il vicepresidente ha detto che e' necessario "attuare una serie di accordi in campo petrolifero e di sicurezza".