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Germania, Scholz giura da cancelliere davanti a Merkel e Bundestag. VIDEO

Finisce ufficialmente l'era di Angela Merkel con l'elezione di Olaf Scholz a nuovo cancelliere della Germania

Olaf Scholz ha giurato davanti al Bundestag che lo ha eletto nuovo cancelliere tedesco con ampia maggioranza

Il socialdemocratico Olaf Scholz e' il nuovo cancelliere tedesco. Il 63enne e' stato eletto dal Bundestag con 395 voti e succede a Angela Merkel, che ha guidato il Paese per 16 anni di seguito e che adesso si ritira dalla vita politica. Dopo aver giurato davanti ai deputati, Scholz si e' recato nella sede della Cancelleria, dove e' stato accolto da Merkel per il passaggio di consegne. "Sara' un nuovo inizio per il nostro Paese. In ogni caso faro' di tutto per lavorare in tal senso", ha detto il nuovo capo del governo tedesco sottolineando che ora "la sfida e' uscire dalla pandemia". Da parte sua, Merkel ha chiesto a Scholz di "lavorare al meglio per l'interesse della Germania". "Lavorate per il bene del nostro Paese, questo e' il mio augurio, e ti auguro buona fortuna", ha aggiunto.

"E' un compito entusiasmante e gratificante, anche impegnativo, ma se lo affrontiamo con gioia, e' forse anche uno dei compiti piu' belli che si possano svolgere", ha proseguito Merkel, omaggiata da Scholz con un mazzo di fiori. Il neo cancelliere ha quindi ringraziato Merkel "per il lavoro fatto in questi meravigliosi 16 anni "in cui ha dovuto superare grandi sfide". Scholz, che guida una coalizione con i Verdi e i liberali di Fdp, non intende perdere tempo: giovedi' avra' i suoi primi impegni all'estero, con trasferte prima a Parigi e poi a a Bruxelles. La prima visita ufficiale sara' nella capitale francese, dove incontrera' il presidente Emmanuel macron. Poi andra' a Bruxelles, dove vedra' la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Numerosi leader si sono congratulati con lui per l'elezione. Fra i primi, il presidente cinese, Xi Jinping, che in un messaggio ha espresso la sua volonta' di lavorare insieme a Scholz per "rafforzare la fiducia politica reciproca ed espandere la cooperazione". Poi, ovviamente, i vertici dell'Ue: la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che in un tweet ha augurato a Scholz "un buon inizio" aggiungendo che attende con impazienza una "continua collaborazione fiduciosa per un'Europa forte"; il presidente del Parlamento, David Sassoli, il quale, sempre in un tweet, afferma che "l'Europarlamento non vede l'ora di lavorare con te"; il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, che in un tweet ha scritto: "Congratulazioni e auguri a Olaf Scholz e al suo nuovo governo".

Il presidente francese, Emmanuel Macron, su Twitter, ha salutato con favore l'elezione di Scholtz a nuovo cancelliere tedesco e promesso di "scrivere insieme il prossimo capitolo. Per i francesi, per i tedeschi, per gli europei". Il Cremlino, tramite il portavoce Dmitri Peskov, ha detto di auspicare "relazioni costruttive". "Ci impegniamo per la continuita', per stabilire relazioni costruttive tra il presidente Putin e il nuovo cancelliere", ha affermato Peskov, sottolineando che l'auspicio di continuita' comprende anche il progetto di gasdotto Nord Stream 2. "Contiamo sulla continuita', speriamo che si sviluppino rapporti costruttivi", ha aggiunto Peskov. Inoltre, il presidente Putin ha inviato un telegramma a Merkel ringraziandola per la cooperazione in questi 16 anni e per la disponibilita' al "dialogo reciprocamente rispettoso". "Siamo stati costantemente in contatto e abbiamo cercato di trovare vie d'uscita anche dalle situazioni piu' difficili", ha scritto Putin. 

Scholz e la straordinaria ascesa del "nuovo Merkel"

Un tempo lo chiamavano "Scholzomat", per quel suo modo robotico di rispondere alle domande dei giornalisti. Austero, e addirittura presentato come "l'incarnazione della noia in politica", oggi Olaf Scholz e' il nono cancelliere tedesco del dopoguerra, il primo socialdemocratico da 16 anni a ricoprire la carica: guidera' un governo di coalizione tripartita con gli ambientalisti Verdi e i liberali di Fdp. Ed e' stato il protagonista di un'ascesa prodigiosa che pochi credevano possibile anche solo sei mesi fa.

Paradossalmente quello che in lui era considerato un difetto, ovvero essere un po' noioso come la cancelliera, un iper-pragmatico che non esce mai dai gangheri, si e' tramutato in una delle chiavi del suo inatteso successo. Rassicurante e tranquillo, e' l'ex borgomastro di Amburgo, vicecancelliere e ministro delle finanze sotto la Merkel, l'uomo della continuita' con la cancelliera venuta dall'est. Lui non cerca di nasconderlo, anzi: ha fatto il giro del mondo il ritratto fotografico in cui e' immortalato mentre mima l'iconico gesto delle mani "a triangolo rovesciato" di Merkel oppure lo slogan "sa fare la cancelliera" con cui ha vinto la campagna elettorale.

Pragmatico della corrente centrista della famiglia socialdemocratica ha raggiunto il suo obiettivo dopo una campagna basata piu' sulla continuita' che sulla rottura con la linea del suo allora capo del governo; e ha saputo ribaltare il quadro, spinto da un lato dalla mancanza di credibilita' del suo avversario, il candidato della Cdu Armin Laschet e, dall'altro, presentandosi proprio come un fattore di stabilita' dopo la Merkel, la politica piu' apprezzata del Paese.

Eppure la traiettoria di Scholz era cominciata con una sconfitta, quando nel 2019 era stato battuto dalla coppia Saskia Esken e Norbert Walter-Borjans nella sfida per la guida del partito. D'altronde, l'esperienza politica non gli manca: nato 63 anni fa ad Amburgo, prim'ancora degli studi di giurisprudenza, il giovane Scholz si iscrisse agli Jusos, l'associazione giovanile dei socialdemocratici, nel 1975, quando ancora frequentava il ginnasio, fino a diventarne negli anni ottanta il vicepresidente.

Eletto deputato al Bundestag nel 1998, e' stato tra l'altro segretario generale della Spd quando cancelliere era il socialdemocratico Gerhard Schroeder, per diventare poi ministro al lavoro dal 2007 al 2009, nella Grosse Koalition a guida Merkel. Sindaco di Amburgo dal 2011 al 2018, e' si ritrovato in questa veste al centro di forti polemiche dopo che al vertice del G20 nella citta' anseatica si erano scatenati furiosi scontri provocati da black bloc. Nel 2018 ha guidato in funzione commissariale la Spd, dopo la traumatica sconfitta di Martin Schulz alle elezioni dell'anno precedente.

Da ministro delle Finanze, ha mostrato la disponibilita' a ricorrere alla spesa pubblica nei momenti in cui e' necessario; e ha guidato le decisioni prese dall'Ue di fronte alle devastazioni economiche della pandemia, che hanno portato la Germania ad allentare il dogma dell'austerita' che aveva seguito il suo predecessore alle Finanze, il conservatore Wolfgang Schauble. Ora vuole dimostrare che il centrosinistra puo' tornare a essere una forza politica trainante in Europa e ricostruire i rapporti con la classe operaia che, per qualche tempo, e' stata tentata dall'estrema sinistra e dell'estrema destra.
 

Merkel, la cancelliera che resterà nella Storia

Con l'insediamento di Olaf Scholz a nuovo cancelliere tedesco finisce l'era Merkel, il suo quarto mandato, un'era iniziata nel 2005 dopo una sorprendente vittoria nei confronti del socialdemocratico Gerhard Schroeder. La lunga traversata merkeliana - 16 anni ininterrotti alla guida del piu' grande e ricco Paese europeo - e' fatta di immagini straordinarie, e straordinariamente emblematiche, piu' di quanto non accada con altri protagonisti della politica mondiale. E chissa' quale di queste rimarra' nella storia.

Angela Merkel al supermercato in piena pandemia da coronavirus, con la carta bancomat in mano e due rotoli di carta igienica nel carrellino. Oppure Angela Merkel che a Ischia bussa alla porta di casa ("Senza farsi annunciare") del 'maitre' dell'albergo frequentato in tante vacanze passate sull'isola quando viene a sapere che costui ha perso il lavoro. Ma anche: Angela Merkel che spiega con la pazienza della scienziata la dinamica esatta della crescita esponenziale dei contagi se non verranno prese delle contromisure (il video sara' virale); Angela Merkel che chiede scusa ai tedeschi, con le lacrime agli occhi, perche' lo Stato non ha risposto con sufficiente forza alla pandemia e Angela Merkel che, unica leader al mondo, ammette: "Abbiamo tutti valutato male la situazione" in Afghanistan.

E poi, Angela Merkel che scandisce "wir schaffen das" (ce la facciamo) quando oltre un milione di migranti varca i confini tedeschi, inaugurando cosi' la "politica delle porte aperte", Angela Merkel che tiene il ritratto di Caterina la Grande sulla propria scrivania. Infine, da non dimenticare: la giovane Angela Merkel che, il 9 novembre 1989, preferisce andare alla sauna invece che vedere le folle che attraversano increduli i varchi del muro di Berlino, appena precipitato sotto il peso del Novecento. Cosa rimarra' nella Storia? L'incredibile capacita' di mediazione nelle infinite trattative nei vertici, nelle riunioni di partito, con i governatori dei Laender?

Oppure la sistematica attitudine post-ideologica a derubare i propri concorrenti politici (i socialdemocratici e i Verdi) dei loro temi e dei loro cavalli di battaglia, con l'effetto di svuotare l'identita' della propria appartenenza politica, ossia l'unione conservatrice Cdu/Csu? O magari la sacerdotessa dell'austerity che sulla via della pandemia viene folgorata dal Recovery Fund volto a salvare i Paesi piu' colpiti dal Covid in nome del grande costrutto europeo? L'"icona-Merkel", caratterizzata dalla classica posa delle mani "a triangolo rovesciato" e dall'invenzione del verbo "merkeln" (in italiano sarebbe "merkelare"), accolto in tutti i dizionari di lingua tedesca?

Sono domande-tormentone che ciclicamente vengono ripetute ai quattro angoli del globo senza che si trovi una soddisfacente risposta. Eppure, alla fine - pur in tutto questo profluvio di immagini - poco si sa della "persona" Angela Merkel. Perche' e' a suo modo straordinario che il destino tutt'altro che lineare dell'Europa sia determinato dalla donna che passa alla storia come Merkel, ma che in realta' si chiama Kasner e che comincio' la salita verso il potere sulle macerie del Muro, ma che preferi' frequentare la sauna piuttosto che vederlo crollare.