Esteri
Guerra, fallito negoziato per il grano. Von der Leyen: ricostruiremo l'Ucraina
Fumata nera al vertice in Turchia tra Lavrov e Cavusoglu. Il piano non convince l'Ucraina e la situazione si complica sempre di più
Ucraina: Von der Leyen, la ricostruiremo, e' nostro dovere
"Questo pomeriggio avremo un dibattito tra il sindaco di Mariupol e gli architetti ucraini" perche' "ricostruiremo l'Ucraina: dobbiamo farlo e lo faremo" perche' "e' un nostro obbligo morale" che va messo in atto "nel modo giusto, con lo spirito del nuovo Bauhaus europeo". Cosi' la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, all'apertura del festival Internazionale New European Bauhaus in corso al Maxxi a Roma.
Guerra Russia Ucraina, troppo rischioso per Kiev togliere le mine
Clamorosa fumata nera al vertice in Turchia tra i ministri degli Esteri russo e turco. Nella Kulliye di Ankara, l’enorme cittadella costruita intorno a una moschea dove ha sede la presidenza turca, Cavusoglu - si legge su Repubblica - ha provato a scavare nel muro della diffidenza: "Ci sono state distanze tra Russia e Ucraina dopo i colloqui di Istanbul, ma speriamo che si possa presto tornare al negoziato", ha esordito accogliendo il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov. I colloqui sono durati circa due ore, si è parlato di Ucraina, un dossier su cui la Turchia sta spendendo molto del suo capitale politico, con una mediazione che gli è valsa un allentamento delle tensioni con l’Europa e gli Stati Uniti. Ma anche di Siria, un tema che sarà al centro della campagna elettorale di Erdogan per le elezioni del 2023, e di Libia.
C’è un piano - prosegue Repubblica - per sbloccare il grano ucraino, a cui lavorano le Nazioni Unite e che la Turchia considera “ragionevole”. Ma non c’è ancora un accordo politico tra Mosca e Kiev. Per ora, però, le posizioni russe e ucraine restano distanti. Kiev non si fida delle “aperture” di Mosca, chiede garanzie di sicurezza che impediscano a Putin di lanciare nuovi attacchi via mare una volta sminate le coste, e nuovi missili anti-nave. Pochi giorni fa, del resto, i bombardamenti russi hanno distrutto i magazzini di uno dei più grandi terminal di prodotti agricoli nel porto di Mykolaiv. Nei silos di Odessa rischiano di marcire 25 milioni di tonnellate di grano, bloccate dalle navi russe dall’inizio dell’invasione lo scorso 24 febbraio, ma il governo Zelensky non vuole esporre la città sminando.
Monito Londra sui britannici condannati a morte a Donetsk, 'sono prigionieri di guerra'. Governo Johnson 'molto preoccupato' ma 'lavora a loro rilascio'
Il governo di Boris Johnson e' "profondamente preoccupato" per la condanna a morte inflitta da una corte dell'autoproclamata repubblica filorussa del Donetsk ai due "mercenari" britannici e a un commilitone marocchino. "Abbiamo ripetutamente detto che sono prigionieri di guerra, che non vanno strumentalizzati a scopi politici e che hanno diritto all'immunita' in base alla Convenzione di Ginevra", ha commentato un portavoce di Downing Street. Non senza aggiungere che Londra continua a "lavorare con le autorita' ucraine per garantire un trattamento da prigionieri di guerra a ogni cittadino britannico" arruolato fra le forze di Kiev.