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Guerra Medio Oriente, Hamas: "Respingiamo la proposta di tregua a Gaza". Razzi di Hezbollah, 5 morti in Israele

di Redazione Esteri

Allerta degli 007 per il pericolo di droni iraniani. E anche i familiari degli ostaggi organizzano un sit-in di protesta davanti al resort di lusso

Medio Oriente, Hamas: "Respingiamo proposta di tregua breve a Gaza". Razzi di Hezbollah, 5 morti in Israele

Hamas ha ribadito la sua opposizione a qualsiasi proposta di sospensione temporanea dei combattimenti a Gaza, insistendo su un cessate il fuoco permanente. "L'idea di una pausa temporanea nella guerra, solo per riprendere l'aggressione in seguito, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non temporanea", ha dichiarato un alto esponente del gruppo militante palestinese, Taher al-Nunu.

Secondo una fonte vicina ai colloqui, i mediatori dovrebbero proporre ad Hamas una tregua di "meno di un mese" con uno scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi e l'aumento degli aiuti a Gaza. Questa ipotesi è stata al centro delle discussioni avute tra domenica e lunedì tra il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns e il primo ministro del Qatar a Doha.

Nunu ha detto che Hamas non ha ricevuto finora alcuna proposta, aggiungendo che se ricevesse un piano del genere, risponderebbe. Allo stesso tempo, ha ribadito le richieste ripetute in questi mesi dal gruppo: "Un cessate il fuoco permanente, il ritiro (delle forze israeliane) da Gaza, il ritorno degli sfollati, sufficienti aiuti umanitari alla Striscia e un serio accordo di scambio di prigionieri".

Razzi di Hezbollah, 5 morti nel nord del Libano

Cinque persone sono morte nel nord di Israele a causa del lancio di razzi da parte di Hezbollah. Ad annunciare quello che è il più sanguinoso attacco da parte dei miliziani libanesi da quando le truppe di Israele hanno varcato il confine è stato il presidente del consiglio di Metula, nel nord di Israele.

Quattro delle vittime sono lavoratori stranieri provenienti dalla Thailandia e uno è un cittadino israeliano. Un membro del team di risposta alle emergenze di Metula ha detto al quotidiano israeliano Haaretz che l'esercito aveva permesso ai lavoratori di entrare nella zona, nonostante si tratti di una zona militare chiusa.

Guerra, i negoziati e il pericolo di attentati al matrimonio di Netanyahu Jr. Le nozze sono a rischio

Si muove qualcosa sul fronte diplomatico per la guerra in Medio Oriente, se sul fronte di Gaza la situazione non si sblocca e Hamas, nonostante l'uccisione di Sinwar, non intende negoziare, diversa è la situazione in Libano. "Non imploreremo un cessate il fuoco!". Le parole nel primo discorso ufficiale di Neim Qassem, il nuovo leader di Hezbollah, dicono già tutto: si sta negoziando. Molto più complicata è appunto la tregua a Gaza - mini o maxi che sarà: le ultime voci - riporta Il Corriere della Sera - ipotizzano 12 ostaggi liberati in cambio di uno stop di un mese.

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Così si lavora sul fronte libanese. Le condizioni sono già nero su bianco. Il premier libanese Najib Miqati è "cautamente ottimista": questione di ore o di giorni, dice. Il presidente Joe Biden tenta il colpaccio, prima del voto americano: invia due mediatori in Israele, il capo della Cia al Cairo e un super generale nella regione per giocarsi i cessate il fuoco last minute. Il piano per il Libano gira da lunedì: la maggior parte delle truppe israeliane si ritirerebbe, lasciando sul territorio per due mesi solo alcuni contingenti, mentre Hezbollah abbandonerebbe l’area a sud del fiume Litani e si allontanerebbe da Metulla.

Ma c'è una nuova preoccupazione per Israele, si tratta del matrimonio del figlio di Netanyahu. Il 26 novembre infatti - prosegue Il Corriere -il suo ultimogenito Avner si sposerà. Sono già partiti gli inviti e tutti sanno che il trentenne Avner, terrà un ricevimento nella esclusiva fattoria Ronit, grandi vetrate e laghetti con le trote e i salici, 20 minuti di auto da Tel Aviv. Un luogo pericoloso, hanno avvertito i servizi dello Shin Bet. A portata di drone iraniano. Bibi riflette. E probabilmente, rimanderà le nozze del figlio. Dove e quando si sposerà Avner, forse non verrà più comunicato. Non bastasse l’Iran, a disturbare le nozze del ragazzo hanno promesso di presentarsi i familiari degli ostaggi: organizzeranno un sit-in all’ingresso della fattoria Ronit, e non saranno lì per lanciare confetti.