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Uragano Harvey: blackout e feriti in Texas. Ora si teme per la costa
L'uragano Harvey è stato declassato dal livello quattro al livello tre ma fa ancora paura
Dopo il suo devastante arrivo nella notte sulle coste del Texas, l'uragano Harvey e' stato declassato dal livello quattro al livello tre e poi a tempesta di categoria due sulla scala Saffir-Simpson di cinque, ma sta ugualmente causando crolli, feriti e blackout.
I venti sono calati da 209 a meno di 200 chilometri orari mentre il ciclone tropicale toccava nuovamente terra sulla costa di Copano Bay e nelle prossime 48 ore e' atteso un graduale affievolimento. Resta comunque altissima l'allerta: a Corpus Christi, centro di 135.000 abitanti ridotto a citta'-fantasma, ci sono stati decine di feriti per i crolli provocati dalla furia della tempesta, di cui almeno uno in condizioni molto gravi, tutti trasportati in un ospedale d'emergenza allestito in citta'.
Danni e crolli anche nella vicina Rockport, a pochi chilometri dal punto in cui l'uragano ha toccato terra alle 23 ora locale, dove sono state segnalate persone intrappolate. Almeno 211.000 tra case, negozi e uffici sono rimasti senza luce.
L'uragano, che si sposta a una velocita' di 10 chilometri orari, e' il piu' forte che abbia investito il Texas negli ultimi 56 anni e gli Stati negli ultimi 12. Si teme che nei prossimi giorni possa causare catastrofiche inondazioni nello Stato meridionale degli Usa dove le precipitazioni potrebbero arrivare a 70 centimetri e il livello del mare potrebbe salire fino a tre-quattro metri.
Nel Paese e' ancora vivo il ricordo dell'uragano Katrina del 2005 che devasto' la Louisiana causando 1.200 morti. Su richiesta del governatore texano, il presidente americano, Donald Trump, ha firmato il decreto con la proclamazione dello stato di calamita' naturale. "Siate prudenti", e' stato il suo invito alla popolazione prima di raggiungere Camp David da dove monitorera' la situazione nel weekend. Molti abitanti delle coste texane sono fuggiti verso San Antonio, 200 chilometri all'interno, e nelle aree costiere sono stati allestiti molti rifugi.
Quattro navi da crociera con 20.000 turisti sono rimaste bloccate al largo del Texas dopo la chiusura del porto di Galveston, dove dovevano attraccare questo fine settimana