Esteri

"Hitler non voleva lo sterminio... anzi si": retromarcia di Netanyahu

Travolto dalle critiche, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e' stato costretto a difendersi dall'accusa di aver voluto assolvere Hitler dalle sua responsabilita' per l'Olocausto e ha affermato che il Fuhrer "e' il responsabile della Soluzione Finale", ma ha comunque insistito che lo fece incitato dal mufti' di Gerusalemme, Haj Amin al-Husseini.

"E' assurdo. Non avevo alcuna intenzione di assolvere Hitler dalla sua responsabilita' di sterminare il popolo ebraico in Europa. Hitler e' il responsabile della Soluzione Finale. Prese lui la decisione", ha detto il premier, parlando con i giornalisti, poco prima di partire per una visita di Stato proprio in Germania. Netanyahu ha tuttavia insistito sul ruolo giocato all'epoca dal mufti', uno dei leader arabi nella Palestina sotto il Mandato Britannico, che "incoraggio' Hitler, Ribbentrop, Himmler a sterminare gli ebrei europei" e sarebbe assurdo -ha aggiunto- "girare il capo dall'altra parte" su questo.

LA FRASE INCRIMINATA - "Hitler - ha detto al Congresso sionista - all'epoca non voleva sterminare gli ebrei ma espellerli. Il Muftì andò e gli disse 'se li espelli, verranno in Palestina. 'Cosa dovrei fare?' chiese e il Muftì rispose 'Bruciali'".