Esteri
Hong Kong, dall'impero britannico alla legge sulla sicurezza. La cronologia
Hong Kong, dall'impero britannico alla legge sulla sicurezza nazionale: tutte le tappe in una scheda
Hong Kong, dall'impero britannico alla legge sulla sicurezza: la scheda
Ex colonia britannica, Hong Kong è stata riconsegnata alla Cina come territorio autonomo nel 1997. Ma il principio "un paese, due sistemi", su cui si basa tale autonomia, appare ormai chiaramente violato dalla decisione cinese di applicare a Hong Kong la legge nazionale sulla sicurezza. Ecco le principali tappe di questa storia:
Agosto 1842: la Cina cede Hong Kong all'impero britannico al termine della prima guerra dell'oppio.
Luglio 1898: la Cina cede in concessione per 99 anni alla Gran Bretagna anche i Nuovi Territori e 235 isolette.
Ottobre 1949: nasce la Repubblica popolare cinese, dopo la vittoria dei comunisti nella guerra civile.
Dicembre 1978: la Cina avvia una serie di riforme, aprendosi all'economia di mercato. Hong Kong comincia a diventare la porta di accesso a questa nuova realtà.
Dicembre 1984: viene firmata la dichiarazione congiunta sino-britannica che stabilisce i termini per il ritorno di Hong Kong sotto sovranità cinese.
Luglio 1997: dopo più di 150 anni di dominio coloniale britannico, Hong Kong torna a far parte della Cina. Sulla base del principio "un paese, due sistemi" il territorio mantiene una serie di libertà e diritti fondamentali di tipo occidentale, sconosciuti al resto della Cina. L'armatore Tung Chee-hwa, nato a Shangai, diventa il primo chief executive a cui è affidata la guida del governo di Hong Kong.
Settembre 2002: l'amministrazione Tung vuole far approvare un provvedimento di applicazione dell'articolo 23 della Legge fondamentale di HONG KONG, in modo da vietare ogni atto di tradimento, secessione, sedizione o sovversione verso il governo cinese. Luglio 2003: circa 500mila persone manifestano contro l'articolo 23, denunciando il rischio che la legge venga usata per reprimere il dissenso contro la Cina. Marzo 2005: Sempre più impopolare, Tung si dimette adducendo motivi di salute, senza che il provvedimento sull'articolo 23 venga approvato.
2007: Pechino annuncia elezioni a Hong Kong per eleggere il chief executive e i membri del parlamento locale, rispettivamente nel 2017 e il 2020.
Agosto 2014: Pechino annuncia che i candidati alle elezioni devono essere preventivamente approvati da un comitato controllato dai filo cinesi.
Settembre-dicembre 2014: contro l'ipotesi di elezioni controllate da Pechino nasce la Rivoluzione degli ombrelli, un movimento di massa formato soprattutto da studenti che blocca la vita di Hong Kong con 79 giorni di occupazione dei luoghi nevralgici della città.
Marzo 2017: Carrie Lam diventa la prima donna chief executive di Hong Kong Gli attivisti per la democrazia accusano Pechino di aver fatto pressione in suo favore sul comitato di 1200 persone cui spetta la nomina. Giugno 2019: comincia una nuova ondata di proteste del movimento per la democrazia, dopo che Lam propone una legge che permetterà l'estradizione in Cina, dove non vigono le stesse garanzie di stato di diritto osservate a Hong Kong. La protesta blocca nuovamente il territorio fino a quando l'emergenza coronavirus porta ad una tregua di fatto.
28 maggio 2020: il parlamento di Pechino approva l'applicazione a Hong Kong della legge sulla sicurezza nazionale.