Esteri

Hong Kong: Joshua Wong non ammesso alle elezioni distrettuali

 L’attivista pro-democratico di Hong Kong, Joshua Wong, che il 29 settembre aveva annunciato la volontà di correre alle elezioni del mese prossimo per il rinnovo dei consigli distrettuali dell'ex colonia, si è visto respingere la candidatura. Lo ha reso noto su Twitter lo stesso Wong, leader del partito Demosisto, in un messaggio a cui allega la decisione presa dalla presidente del seggio. "Sono l’unico candidato a cui è stato vietato di correre alle elezioni dei Consigli Distrettuali di novembre”, ha scritto il più noto attivista di Hong Kong, volto delle proteste pro-democratiche del 2014, "dal momento che la presidente della circoscrizione elettorale, Laura Aron, ha deciso che la mia candidatura è invalida". La decisione, ha proseguito, "dimostra come Pechino manipoli le elezioni con censura politica e selezione". 

Il partito di Wong, Demosisto, dichiara di puntare alla "auto-determinazione democratica" di Hong Kong e alla "autonomia economica e politica" della Repubblica Popolare Cinese: Wong ha precisato in più occasioni di non essere un sostenitore della separazione dell’ex colonia britannica dalla Cina, ma le sue rassicurazioni non sono state sufficienti per la commissione elettorale. Senza citare direttamente Wong, il governo di Hong Kong in una nota, spiega che “il candidato non può rispettare i requisiti della legge elettorale, dal momento che sostenere o promuovere la ‘auto-determinazione’ è contrario al contenuto della dichiarazione che la legge richiede che un candidato faccia a sostegno della Legge Fondamentale”, la mini-costituzione di Hong Kong, “e al giuramento di fedeltà alla Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong”.

Hong Kong: Lam smentisce voci, da Pechino sostegno e fiducia

La governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, ha ribadito di avere la piena fiducia della leadership cinese, dopo le indiscrezioni pubblicate la settimana scorsa dal Financial Times su una sua possibile sostituzione al vertice dell’ex colonia britannica nei prossimi mesi. “Dall’inizio di questi disordini sociali fino a oggi, il governo centrale è stato di grande supporto e rimane fiducioso che io sia in grado di gestire la situazione e ponga fine alle violenze e riporti Hong Kong alla normalità il più presto possibile”, ha dichiarato Lam durante la conferenza stampa.