Esteri
Huawei, estradizione Meng Wanzhou: Cina lancia un nuovo avvertimento al Canada
La Cina lancia un nuovo avvertimento al Canada alla vigilia della decisione d'estradizione di Meng Wanzhou, dirigente della Huawei
Il governo cinese ha lanciato un nuovo avvertimento al Canada, alla vigilia della decisione della Corte Suprema del British Columbia sull'estradizione negli Usa di Meng Wanzhou, dirigente della Huawei e figlia del fondatore del colosso cinese delle telecomunicazioni.
Il Canada deve "rilasciare la signora Weng e garantire il suo rapido ritorno in Cina per evitare ulteriori danni alle relazioni Cin-Canada", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. La decisione della Corte Suprema del British Columbia è attesa per domani, a 542 giorni di distanza da quando Meng venne arrestata all'aeroporto di Vancouver, su richiesta della autorità Usa, che la accusano di avere violato le sanzioni contro l'Iran.
L'arresto suscitò la rabbia di Pechino, che da allora ha messo in atto una serie di misure punitive nei confronti di cittadini canadesi e riguardo alle relazioni commerciali con Ottawa. Zhao non ha voluto fornire dettagli sull'eventuale risposta cinese al mancato rilascio della Meng.
I media cinesi in settimana hanno minacciato un'esplosione di "risentimento" da parte dell'opinione pubblica cinese nei confronti del Canada. Un cambio di atteggiamento dopo che nelle ultime settimane, a seguito della crisi del coronavirus, le relazioni tra i due Paesi sembravano avere assunto toni più distesi.