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Biden, proclamata la vittoria. Trump: transizione ordinata. Ipotesi rimozione

Usa 2020: Il Congresso certifica la vittoria di Biden. Ipotesi di rimozione per Trump, lettera deputati a Pence, invochi 25/mo emendamento

USA: BIDEN SUPERA QUOTA 270 VOTI ELETTORALI, E' PRESIDENTE

Il Congresso ha proclamato Joe Biden e Kamala Harris presidente e vicepresidente degli Stati Uniti al termine della seduta del Congresso a camere riunite per certificare i voti del collegio elettorale, vinto dal ticket dem con 306 voti contro i 232 di quello repubblicano. Il parlamento ha respinto alcune contestazioni avanzate da esponenti repubblicani dopo che la seduta era stata interrotta per l'assalto dei manifestanti pro Trump a Capitol Hill. Biden e Harris giureranno il 20 gennaio. 

Usa 2020: Trump assicura trasferimento poteri "ordinato"

Il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha assicurato in una dichiarazione che il trasferimento di poteri sara' "ordinato". "Anche se sono completamente in disaccordo con il risultato delle elezioni, e i fatti lo confermano, ci sara' una transizione ordinata il 20 gennaio", ha dichiarato il presidente uscente, poco dopo la certificazione ufficiale da parte del Congresso della vittoria di Joe Biden. La certificazione del Congresso Usa della vittoria di Joe Biden rappresenta "la fine del piu' grande mandato della storia presidenziale, ma e' solo l'inizio della nostra lotta per rendere l'America di nuovo grande". 

Usa 2020: Congresso boccia anche obiezione su Pennsylvania

Il Senato e la Camera degli Usa, in due votazioni distinte, hanno bocciato ad ampia maggioranza l'obiezione presentata da alcuni eletti repubblicani sui risultati delle elezioni presidenziali in Pennsylvania. Dopo che il Senato aveva bocciato l'obiezione sui risultati elettorali in Pennsylvania con 92 voti contro 7, il risultato alla Camera ha visto vincere il no all'obiezione con 282 deputati contro 138. Ora il Congresso torna a riunirsi in plenaria per continuare il conto dei voti nei singoli stati in ordine alfabetico: dopo la Pennsylvania ne restano 12. Nella notte, anche l'obiezione sui risultati in Arizona era stata respinta a maggioranza, come previsto. Non e' previsto che ci siano ulteriori intoppi verso la conclusione del conteggio dei voti; ci si attende un'obiezione della Camera sul risultato in Wisconsin, ma non dovrebbe disporre dell'appoggio di almeno un senatore come previsto perche' si proceda alla discussione.

Usa 2020, Senato boccia obiezione Arizona

Il Senato ha bocciato l'obiezione sollevata da un repubblicano sull'assegnazione dei grandi elettori dell'Arizona a Joe Biden. La mozione e' stata affondata con 93 no e 6 si.  I sei senatori che hanno appoggiato l'obiezione sull'Arizona sono Ted Cruz (Texas), Cindy Hyde-Smith (Mississippi), Roger Marshall (Texas), John Kennedy (Louisiana), Tommy Tuberville (Alabama), Josh Hawley (Missouri). Dopo il Senato, anche la Camara dei Rappresentanti statunitense ha bocciato l'obiezione rispetto all'assegnazione dei grandi elettori dell'Arizona a Joe Biden. Per ogni obiezione sono consentite fino a due ore di dibattito nelle due Aule separatamente prima del voto. Il Congresso tornera' ora in seduta plenaria per proseguire con la certificazione dei voti dei grandi elettori, Stato per Stato, in ordine alfabetico. 

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Congresso Usa assaltato, ipotesi di rimozione per Trump 

La Commissione giudiziaria della Camera Usa ha chiesto al vicepresidente Mike Pence di invocare il 25/mo emendamento per rimuovere il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump dalla Casa Bianca, dopo l'assalto al Capitol Hill e a due settimane dall'insediamento del presidente eletto Joe Biden. E' quanto fa sapere sul suo profilo Twitter il deputato democratico David Cicilline; la lettera e' stata firmata anche da altri 18 parlamentari. Vi si legge che il presidente Trump "ha confermato di non essere mentalmente sano e ancora incapace di accettare i risultati delle elezioni del 2020". "Per il bene della democrazia - hanno scritto i deputati a Pence - vi esortiamo con forza a invocare il 25/mo emendamento e iniziare il processo di rimozione del presidente Trump: ha dimostrato piu' volte di non essere adatto a proteggere la nostra democrazia e a svolgere i suoi compiti". 

Il venticinquesimo emendamento delinea le procedure per la destituzione del presidente dall'incarico quando viene riconosciuto incapace di ''adempiere ai poteri e ai doveri della carica''. Può farvi ricorso il vicepresidente, che a quel punto lo sostituisce, e la maggioranza degli ufficiali esecutivi del presidente, o un altro organo designato dal Congresso.

Pence potrebbe "prendere seriamente in considerazione la possibilità di invocare il venticinquesimo emendamento per preservare la democrazia", ha dichiarato il presidente e amministratore delegato della National Association of Manufacturers Jay Timmons, uno dei principali sostenitori di Donald Trump, citato da 'Usa Today'.

''Questa non è 'legge e ordine'. Questo è il caos. E' pericoloso. Questa è sedizione e dovrebbe essere trattata come tale ", ha detto Timmons. "Il presidente uscente ha incitato alla violenza nel tentativo di mantenere il potere e qualsiasi leader eletto che lo difende sta violando il giuramento alla Costituzione e rifiutando la democrazia a favore dell'anarchia. Chiunque indulga a teorie del complotto per raccogliere fondi per la campagna è complice", ha aggiunto.

"Il presidente non è idoneo a rimanere in carica per i prossimi 14 giorni - ha scritto il il Washington Post - Ogni secondo in cui mantiene i vasti poteri propri della presidenza è una minaccia per l'ordine pubblico e la sicurezza nazionale. Il vicepresidente Pence dovrebbe immediatamente riunire il gabinetto per invocare il 25esimo emendamento, dichiarando che il signor Trump è 'incapace di adempiere ai poteri e ai doveri del suo ufficio'. Il Congresso, a cui verrebbe chiesto di ratificare l'azione se Trump dovesse opporsi, dovrebbe farlo. Pence dovrebbe ricoprire la carica fino all'insediamento del presidente eletto Joe Biden il 20 gennaio".