Islanda, i Pirati al voto dopo Panama Papers. I 5 Stelle islandesi all'assalto
Islanda vota dopo scandalo Panama Papers, Paese spera nei Pirati
Islanda, i Pirati al voto dopo Panama Papers. I 5 Stelle islandesi all'assalto
Islanda ecco il Partito Pirata, anti-establishment, all'assalto del parlamento di Reykjavik con il voto anticipato, nel quale gli elettori sembrano intenzionati a punire un governo travolto dallo scandalo Panama Papers.
ISLANDA ELEZIONI ANTICIPATE DOPO LO SCANDALO PANAMA PAPERS
L'Islanda ha deciso per le elezioni anticipate ad agosto dopo lo scandalo globale di evasione fiscale che ha coinvolto vari politici ed è costato la poltrona al premier. Le rivelazioni hanno sconvolto l'Islanda e riacceso la rabbia popolare esplosa durante la crisi finanziaria del 2008, che ha squassato il sistema bancario islandese e condotto a una grave depressione economica. Nonostante da allora l'Islanda sia tornata a una crescita solida del quattro per cento e la disoccupazione sia diminuita, gli analisti riferiscono di una marea crescente di sentimenti anti-casta, testimoniati dalle manifestazioni di massa scoppiate da aprile dopo le rivelazioni dei Panama Papers.
PIRATI ALL'ASSALTO, GLI ELETTORI D'ISLANDA VOGLIONO PUNIRE LE FORZE DI GOVERNO
"L'Islanda si è ripresa dal terremoto, ma le scosse di assestamento hanno sconvolto il sistema politico" ha detto Eirikur Bergman, professore di scienze politiche all'università di Bifrost. "Gli elettori hanno voglia di punire" i partiti principali, ha aggiunto. Piuttosto che rivolgersi alla destra, come in vari Paesi europei, gli elettori sembrano voler dare una chance a un drappello di partiti di sinistra. Ma la futura composizione del parlamento è tutt'altro che chiara in un Paese di 332mila anime più noto per i suoi panorami vulcanici mozzafiato che per la sua politica.
PIRATI FORTI NEI SONDAGGI ISLANDESI
Per il partito Pirata è testa a testa con il conservatore partito dell'Indipendenza, che governa dal 2013 l'Islanda in coalizione con i centristi del partito Progressista. I Pirati, fondati nel 2012 da attivisti, anarchici ed ex hacker, si preparano a ottenere oltre 22% dei voti, secondo un sondaggio dell'università di Reykjavik. In pratica sarebbero in 15 dei 63 seggi dell'Althingi, il parlamento islandese, dai cinque che detiene oggi. Il partito dell'Indipendenza è secondo con il 21%.
ISLANDA VERSO GOVERNO DI COALIZIONE. PIRATI PRONTI
I Pirati non potrebbero governare da soli ma avrebbero facoltà di formare una coalizione di governo. Un accordo di massima tra quattro partiti di opposizione per governare nel dopo-voto è già stato raggiunto. Il Partito Pirata, il Movimento Sinistra-Verdi, accreditato di un 20% nei sondaggi, i socialdemocratici e i centristi di Futuro luminoso hanno emesso un comunicato congiunto nel quale affermano che ci sono "ampie ragioni per esplorare le possibilità di formare un governo di maggioranza se ne avremo l'autorità dopo le prossime elezioni".