Esteri
Jay Z, il marito di Beyoncé accusato di aver violentato una bimba di 13 anni con Puff Daddy. La furia del rapper
L’abuso si sarebbe consumato durante una festa organizzata dopo gli Mtv Music Awards. "Questa è una frode, noi proteggiamo i bambini"
Jay Z e Puff Daddy, l'accusa di violenza su una 13enne. Le due versioni contrastanti
Nuove accuse contro Puff Daddy, dopo l'inchiesta che vede coinvolto il rapper statunitense per traffico sessuale ed estorsione, spuntano nuovi guai. Questa volta a essere tirato in ballo oltre a Sean Combs (vero nome del produttore discografico), è anche Jay Z, il rapper e marito di Beyoncé. L'accusa a loro carico è pesantissima, avrebbero violentato una 13enne. Ma Jay Z va subito al contrattacco e parla di frode. Il rapper sostiene di provenire da un mondo dove "proteggiamo i bambini". Jay Z ha risposto all’avvocato che ha presentato la denuncia attraverso un tweet pubblicato su X: "Il mio avvocato ha ricevuto un tentativo di ricatto, chiamato lettera di richiesta, da un avvocato. Secondo i suoi calcoli, la natura di queste accuse e l'attenzione dell'opinione pubblica mi avrebbero spinto a patteggiare. No, signore, ha avuto l'effetto opposto! Mi ha fatto venire voglia di smascherarla per la frode che è. Queste accuse sono di natura così atroce che la imploro di sporgere una denuncia penale, non civile".
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Jay Z, rapper e marito di Beyoncé, è stato accusato di avere violentato una donna – appena 13enne all’epoca dei presunti fatti – insieme a Sean “Diddy” Combs. Secondo la CNN, i fatti risalirebbero al 2000. L’abuso si sarebbe consumato durante una festa organizzata dopo gli MTV Music Awards. La presunta vittima, che accusa sia Jay Z sia Diddy, sostiene di avere bevuto un drink che l’avrebbe fatta sentire "stordita" dopodiché i due rapper e produttori discografici l’avrebbero violentata a turno. L’identità del secondo accusato è stata svelata solo poche ore fa. Nella denuncia si legge anche di una terza persona che avrebbe assistito allo stupro senza intervenire.