Esteri
Khashoggi, l'Arabia ammmette l'omicidio in consolato. ll NYT: "Strangolato"
Diciotto persone, tutte di nazionalità saudita, sono state arrestate nell'ambito dell'inchiesta. Il NYT: "Doveva esser rimpatriato con forza"
L'Arabia Saudita ha ammesso che il giornalista saudita Jamal Khashoggi è stato ucciso all'interno del consolato di Istanbul. Lo ha riportato l'agenzia di stampa ufficiale saudita SPA. "Le discussioni tra Jamal Khashoggie le persone che ha incontrato nel consolato del regno a Istanbul sono sfociate in una rissa, che ha portato alla sua morte", ha indicato l'agenzia, citato la procura.
Diciotto persone, tutte di nazionalità saudita, sono state arrestate nell'ambito dell'inchiesta. Inoltre, il capo dei servizi di intelligence sauditi, Ahmad al-Assiri, è stato licenziato, insieme a un altro alto consigliere. Il re saudita Salman ha ordinato la creazione di una commissione ministeriale, presieduta dal principe ereditario Mohammed bin Salman, per riformare i servizi d'intelligence sauditi. Questa commissione dovrà "definire in modo preciso i poteri" dei servizi.
Khashoggi doveva essere rimpatriato con la forza in Arabia Saudita, come da ordine degli alti comandi di Riad, ma la squadra dei killer ha interpretato male e lo ha ucciso strangolando subito dopo il suo tentativo di fuga dal consolato, e' la ricostruzione del New York Times che cita una funzionario anonimo saudita. Il regno aveva dato un ordine generale di rimpatriare i dissidenti che vivevano all'estero. Quando il consolato di Istanbul ha riferito che il giornalista Jamal Khashoggi sarebbe arrivato il 2 ottobre per ritirare un documento necessario per il suo imminente matrimonio, il generale Ahmed al Assiri ha inviato una squadra di 15 uomini per affrontarlo, scrive il New York Times.
"La squadra ha incluso Maher Abdulaziz Mutrib, un addetto alla sicurezza identificato dal New York Times questa settimana come un frequente membro del servizio di sicurezza del principe ereditario durante i viaggi all'estero", ha spiegato il funzionario. Mutrib era stato scelto perche' aveva lavorato con Khashoggi una decina di anni fa nell'ambasciata saudita a Londra e lo conosceva personalmente. Tuttavia, ricostruisce il quotidiano americano, l'ordine di riportare Khashoggi nel regno e' stato interpretato erroneamente mentre si faceva strada lungo la catena di comando e c'e' stato una colluttazione quando il giornalista ha visto il commando dei killer.
"Ha cercato di fuggire, gli uomini lo hanno fermato e lo hanno colpito. Khashoggi ha urlato e uno degli uomini lo ha bloccato, strangolandolo a morte", ha raccontato il funzionario.