Esteri

L’ex magistrato ucraino Shokin: “Mi allontanarono perché indagavo sui Biden”

di Antonio Amorosi

In un’intervista esclusiva, a Fox News, l’ex procuratore capo, che indagava sulla società dove il figlio di Biden era consigliere, svela i rapporti USA-Ucraina

Perchè un magistrato venne rimosso in Ucraina? Per la Casa Bianca è tutto falso ma il procuratore dice di aver subito anche due tentativi di avvelenamento

 

Sabato l'ex procuratore generale ucraino Viktor Shokin ha raccontato a Fox News come in passatto sia stato allontano dal proprio ruolo perché indagava per corruzione Joe Biden e il figlio Hunter in Ucraina. Secondo Shokin l'allora vicepresidente e il figlio, ha sostenuto prendessero tangenti, avrebbe giocato un ruolo determinante nel suo licenziamento. 

Shokin era il procuratore capo che supervisionava tutti i casi nel 2016, tra cui quello su Burisma, la società ucraina di gas naturale di cui Hunter Biden ha fatto parte.

Secondo la ricostruzione dell’ex magistrato al canale USA, nel dicembre 2015 Biden si sarebbe recato a Kiev dove avrebbe chiesto all’ex presidente del tempo di rimuoverlo dall’incarico, pena la mancata erogazione di un miliardo di dollari di aiuti USA.

A supporto dell’affermazione Shokin ha raccontato che, un mese prima che venisse licenziato, il suo ufficio aveva presentato un’istanza per sequestrare le proprietà del Ceo e fondatore di Burisma e ministro del governo.

In una dichiarazione a Fox News, la Casa Bianca ha replicato che le affermazioni di Shokin non sarebbero veritiere. L’ex magistrato sarebbe stato licenziato perché era stato troppo blando nella lotta alla corruzione nazionale. Le sue affermazioni sarebbero false e nel sostenerlo la Casa Bianca ha citato tre rapporti pubblicati nel 2019 da The Washington PostAssociated Press e New York Times che sostengono il non coinvolgimento dell'ufficio di Shokin nelle indagini su Burisma.

"Il motivo per cui ho supervisionato il caso Burisma è stato perché ero il procuratore generale. Il Burisma era un caso normale. Non c'era nulla di particolarmente diverso ", ha prontamente replicato Shokin a Fox News, "il motivo per cui lo stavo gestendo era perché meritava una menzione speciale. Era in un elenco di casi che meritavano un'attenzione speciale perché Hunter Biden era coinvolto con Burisma e, naturalmente, suo padre, il vicepresidente. All'epoca Biden supervisionò gli affari ucraini per la Casa Bianca. Questo è il motivo."

Shokin ha insistito sostenendo di non aver dubbi sul fatto che Burisma sarebbe stata impegnata in attività illegali, anche se le indagini erano state avviate prima del suo arrivo. Tra le accuse, ha spiegato che Burisma forniva a illegalmente gas naturale a vari soggetti. E Hunter Biden sarebbe stato assunto esclusivamente per proteggere Burisma, sfruttando il ruolo del padre alla Casa Bianca. Anche l'ex socio in affari di Hunter, Devon Archer, che ha fatto parte del consiglio di Burisma e seguito gli affari dei Biden, ha confermato a luglio, in un'intervista a porte chiuse, che Shokin era considerato una minaccia. Le osservazioni di Archer sono significative perché contraddicono la posizione dei Democratici alla Casa Bianca, secondo le quali Shokin non era considerato una minaccia o implicato nel caso Burisma 

"Se avessi continuato a supervisionare l'indagine di Burisma, avremmo trovato i fatti sulla corruzione", ha spiegato ancora Shokin a Fox News. "Ciò includeva sia Hunter Biden che Devon Archer e altri."

Nel 2016 il governo degli Stati Uniti e il Fondo monetario internazionale sostenevano che Shokin non facesse abbastanza per combattere la corruzione, dilagante in Ucraina.

Shokin ha respinto tutte le accuse riferendo che non si è mai dimostrato quanto sostengono gli USA e questi organismi internazionali. "Apprezzerei se una qualsiasi di queste istituzione, altamente rispettabili, potesse presentare una singola istanza o un singolo esempio della mia corruzione personale o qualsiasi reato presumibilmente commesso da me," ha replicato Shokin a Fox News. "Da quando sono stato licenziato, nessuno, incluso Joe Biden, ha citato o menzionato o fornito esempi della mia corruzione o di qualsiasi reato presumibilmente commesso da me."

"Farei volentieri [causa di diffamazione ]", ha continuato Shokin., “ma fare causa a qualcuno costa denaro e semplicemente non ho i soldi per farlo perché sono un pensionato e la mia pensione mensile è l'equivalente di 800 dollari." L’ex magistrato ha anche raccontato di avere subito due tentativi di avvelenamento. "Ma sì, il danno è stato fatto. Sicuramente ", ha concluso, "sono stato a lungo preoccupato per la mia sicurezza personale. Sono già morto tecnicamente, due volte quando sono stato avvelenato col mercurio." Concludendo che al tempo, con il suo modo di fare in Ucraina, Biden danneggiò la reputazione americana all'estero.