Esteri

L'Iran esce dall'accordo nucleare. "Non rispetteremo più i limiti di uranio"

La reazione dell’Iran per l’uccisione di Qassem Soleimani è arrivata. Non con un’azione armata già annunciata, ma comunque pericolosa. Teheran, come riporta l’emittente Al Arabiya, fa sapere l’uranio “senza restrizioni in base alle sue esigenze tecniche”. Che la morte del vertice delle Guardie della Rivoluzione potesse avere conseguenze sulla storia, non solo iraniana e americana, era scontato. Una notizia che ha trovato immediata conferma: la tv di Stato iraniana ha citato una dichiarazione dell’amministrazione del presidente Hassan Rohani, secondo cui il Paese non rispetterà più le soglie all’arricchimento, alla quantità di uranio arricchito stoccato, alla ricerca e sviluppo delle sue attività nucleari. L’Iran si ritiene libero da tutti i “limiti sul numero” delle centrifughe stabiliti nell’accordo del 2015 sul nucleare. Un colpo durissimo all’accordo sul nucleare fu firmato cinque anni fa con il fine di limitare e tenere sotto stretto controllo le attività della Repubblica islamica in campo atomico. Nel maggio del 2018 gli Usa sono usciti dall’intesa reintroducendo pesanti sanzioni economiche contro Teheran, e in risposta a questa decisione l’Iran aveva cominciato a ridurre gradualmente i suoi obblighi previsti dall’accordo dall’estate scorsa.


Iran: Merkel Macron e Johnson, Teheran non esca da intesa 2015

I leader di Germania, Francia e Gran Bretagna hanno sollecitato l'Iran ad abbandonare le misure che vanno contro l'accordo del 2015 sul nucleare. La richiesta arriva in risposta all'annuncio di Teheran di non voler più rispettare alcun limite sull'arricchimento dell'uranio. "Chiediamo all'Iran di ritirare tutte le misure che non sono in linea con l'accordo sul nucleare", hanno detto in una dichiarazione congiunta la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Boris Johnson.