L’onda dei migranti in America Latina provoca forti manifestazioni xenofobe
Venezuelani e nicaraguensi cominciano ad essere respinti
Non solo in Europa la gente non ne può’ più dell' assalto migratorio incontrollato, pure in America Latina l’arrivo a ondate continue di Venezuelani e nicaraguensi sta cominciando a provocare ribellioni nella gente.
Infatti mentre il Venezuela, sotto gli incredibili esperimenti economici del suo dittatore Nicolas Maduro, sta sempre più affondando, i venezuelani continuano a scappare dal paese.
E scappano nello stesso modo i cittadini del Nicaragua, dopo che una pseudo riforma sociale dell’altro dittatore Daniel Ortega, sta provocando morti ed incidenti da oltre 100 giorni.
L'esodo dei venezuelani. Reazioni xenofobe nei paesi vicini al Venezuela
E tutto questo esodo ‘biblico’ sta provocando reazioni purtroppo anche ‘xenofobe’ a catena nei paesi vicini.
Oltre 2.3 milioni di venezuelani, secondo le stime Onu, hanno lasciato il Paese alla prese con povertà ed inflazione al milione per cento.
Il Brasile, ad esempio, ha mandato le sue truppe al confine dopo che in una piccola città di frontiera, Paracaima, i venezuelani arrivati sono stati ricacciati dalla popolazione con la violenza.
L’Equador permette gli ingressi solo al sabato , così come altrettanto farà il Perù che, solo nell’ultima settimana , ha dovuto accogliere oltre 20000 venezuelani.
Manifestazioni nelle strade, dove sono apparse pure svastiche, si sono viste nel pacifico Costa Rica, nella capitale San Josè, che ha dovuto sostenere l’accoglienza di migliaia di nicaraguensi.
La Colombia, da sola, ha dato residenza temporanea a quasi un milione di venezuelani. E il Perù altri 400000 con il record di ingressi di 5000 in un solo giorno.
Tutta questa pressione migratoria, che solo ora sta cominciando ad essere controllata dai Governi, ha rotto equilibri sociali e soprattutto ha innescato un aumento della criminalità.
L'esodo dei venezuelani. E la gente non ne puo' più
E la gente non ne può più.
Reazioni violente contri i nuovi migranti stanno accadendo in tutte le città e sono sempre più numerose e pesanti. Distruzioni di case, roghi delle poche e povere cose personali e dichiarazioni pubbliche preoccupanti ‘ Non prendiamoli più questi banditi che stanno rubando nelle nostre case e molestando le nostre donne, diamogli fuoco’.
E i Governi stanno correndo ai ripari. Non potendo chiudere i porti stanno impegnandosi a trasferire i nuovi arrivati disperdendoli in varie città. Ma spesso all’impegno formale non corrisponde l’impegno concreto.
‘Il Presidente del Brasile Michel Temer si era impegnato a trasferirne 18000 ma è riuscito nell’intento solo con 800 - ha confermato un portavoce della ONG Conectas Derechos Humanos- e il problema si sta aggravando proprio per colpa dei Governi incapaci di rispondere al problema’.
E così. ancora più che in Europa, il tema migranti che scappano da guerre economiche, è passato dall’essere un argomento di tipo sociale ad uno di sicurezza nazionale.
Molti Paesi hanno così cominciato a chiedere il visto di ingresso ai venezuelani e un passaporto in regola, sapendo benissimo quanto sia difficile ottenerlo nel paese di origine.
E in tutto questo caos crescente le fake news che appaiono quotidianamente in rete aumentano grandemente il livello di tensione nella popolazione , e il rischio di episodi di violenza su vittime inermi sta diventando ogni giorno più alto.