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Libano, esplodono i dispositivi: decine di morti. Blinken: "Ennesimo stop ai negoziati". La guerra sta per allargarsi

di Redazione Esteri

La frustrazione del Segretario di Stato degli Usa, mesi di trattative cadute nel vuoto. Ora Hezbollah promette vendetta contro Israele e i vertici di Tel Aviv confermano: "La guerra adesso è a Nord"

Libano, decine di morti e 1600 feriti. La guerra si è spostata a Nord, negoziati per la pace interrotti

Il secondo attacco consecutivo di Israele in Libano rischia di far precipitare la situazione sul fronte della guerra in Medio Oriente. Non lo nasconde il Segretario di Stato degli Usa Antony Blinken: "I negoziati per la pace si sono fermati, ennesimo stop". E si lascia andare alla frustrazione per questi mesi di trattative che non hanno ancora portato a un accordo verso la tregua a Gaza in cambio del ritorno degli ostaggi ancora tenuti dai terroristi di Hamas. "Ogni volta che stiamo facendo progressi, succede qualcosa che rallenta i negoziati, li scompiglia, li ferma". Blinken - riporta Il Corriere della Sera - non pensa solo all’ultimo di questi eventi, i dispositivi per le comunicazioni usati dall’Hezbollah libanese e fatti esplodere in questi due giorni. Sa però che ora la diplomazia deve cercare di evitare che gli scontri quotidiani tra il gruppo sciita e l’esercito israeliano diventino conflitto totale.

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Brucia ed esplode il Libano. Mentre in 1.600 sarebbero ancora ricoverati negli ospedali con ferite anche molto gravi. Cinquecento miliziani avrebbero perso la vista. Negano gli ayatollah ma stessa sorte - prosegue Il Corriere - sarebbe toccata all’ambasciatore iraniano a Beirut, mentre 19 pasdaran sarebbero rimasti uccisi in Siria con feriti anche in Iraq, nel quartier generale della milizia sciita al Hashd al Shaabi a Mosul. Hezbollah ora promette vendetta. Il "centro di gravità" della guerra si sta spostando verso Nord, avverte il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant. Che aggiunge: "Siamo all’inizio di una nuova fase di questo conflitto". Parole che non lasciano molto spazio all’interpretazione.