Esteri
Libia, tregua violata: razzi sull'aeroporto di Tripoli
Libia, Gna: forze Haftar colpiscono aeroporto Mitiga con razzi Grad
Il portavoce delle forze che sostengono il Governo di accordo nazionale libico (Gna), Mohamed Qanounu, ha accusato l'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar di aver bombardato l'aeroporto di Mitiga violando il cessate il fuoco in vigore dal 21 gennaio scorso. Come scrive Agenzia Nova, Qanounu in una nota ha dichiarato che almeno sei razzi Grad hanno colpito lo scalo aereo, l'unico che attualmente serve la capitale libica Tripoli, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli su eventuali vittime o danni materiali.
"L'attacco e' una flagrante minaccia alla navigazione aerea e una nuova e ripetuta violazione del cessate il fuoco da parte delle milizie di Haftar", ha aggiunto. Sempre come riferisce Agenzia Nova, la tregua annunciata domenica 12 gennaio continua ad essere violata, nonostante la dichiarazione finale della conferenza di Berlino, tenutasi domenica 19, sottolinei la necessita' di un cessate il fuoco permanente. Le forze dell'Lna e del Gna hanno ripreso le ostilita' e Yusuf al Amin, comandante dell'asse di Ain Zara (quartiere sud di Tripoli) delle forze fedeli a Sarraj, ha dichiarato questa mattina ai media locali che le sue forze "hanno risposto a un tentativo di avanzata" dell'Lna su piu' direttrici nella capitale.
Libia, Intervista esclusiva a Paolo Gentiloni su Famiglia Cristiana: "Abbiamo perso influenza in Libia per Salvini durante il governo Lega - 5 Stelle"
«Nei 14 mesi del governo Lega-5stelle, l'Italia ha un po' lasciato andare il dossier Libia sia sul piano della cooperazione economica sia su quello dell'impegno umanitario relativo ai campi e ai rifugiati». E dunque, checché ne dica il leghista Salvini, proprio nel periodo in cui lui era al comando «la mancanza di iniziativa italiana, il passo indietro degli Stati Uniti e un certo nostro isolamento in Europa hanno portato, purtroppo, a un ridimensionamento clamoroso della nostra influenza in Libia». Paolo Gentiloni, commissario europeo all'Economia, commenta, in una lunga intervista a Famiglia Cristiana in uscita domani, la situazione di crisi nell'area mediterranea e in Medio Oriente. E non risparmia critiche all'ex ministro degli Interni.
«Un errore micidiale smantellare la missione Sophia», dice Gentiloni, facendo riferimento alla missione che aveva il compito, nel Mediterraneo, di impedire il traffico di armi e il contrabbando di petrolio. «Ora occorre impedire che ci siano due Libie, una sotto l'influenza turca e l'altra sotto quella di Egitto e Russia. Andrebbe ripresa una strada che ricostruisca una unità tra le diverse tribù e milizie libiche e che renda tutte loro protagoniste. Non si può sostituire a un processo interlibico una mediazione tra potenze esterne».
E ancora sull'Iran: «Dopo il ritiro americano e le ultime bellicose dichiarazioni di Teheran è sempre più difficile tenere in piedi l'accordo sul nucleare - che comunque aveva evitato che l'Iran diventasse una potenza nucleare - anche per chi, come l'Europa, ci aveva messo tutta la sua buona volontà. Continuiamo a fare sforzi perché l'accordo non diventi carta straccia. L'Europa crede nel dialogo, non nelle decisioni unilaterali».
E sull'Italia Gentiloni aggiunge: «Nessuna richiesta di correttivi alla manovra economica. Presenterò una proposta per cambiare le regole del patto di stabilità e avviare una nuova stagione che incoraggi politiche espansive e investimenti anche nel nostro Paese. Opportunità di sviluppo vengono anche dal green deal. L'Europa si candida a Guidare la transizione ambientale del vecchio continente. Neutralità di emissioni entro il 2050. Ne potrà trarre giovamento anche l'ex Ilva. La mia UE? Il mondo ha bisogno che diventi "una superpotenza tranquilla", che abbia cioè l'influenza di un grande attore geopolitico in grado di battersi contro i nazionalismi e per il dialogo multilaterale».