Esteri
Los Angeles, oltre i morti c'è il rogo di un Paese: tutta colpa di una rete elettrica in stile John Wayne
Oltre il Santana, la fragilità di una città che però convive col terremoto. E coi i vigili che fanno le multe alle auto abbandonate dagli sfollati
Los Angeles – Il vento del deserto Santana non è il colpevole unico del rogo che sta devastando la città degli Angeli e la California: questa è la città che vive ogni anno con centinaia di terremoti e l'assurdità è che la terra trema e balla e non succede nulla ma basta il vento stagionale di burrasca per metterla in ginocchio.
La verità è dietro il rogo devastante c'è tutta la fragilità di un sistema urbano che non può piegarsi per un vento che non spaventa neanche chi è abituato ad andare per mare. E' vero che non piove da tanto; è vero che abbiamo l'umidità all'8% ma quello che è accaduto è il frutto di una rete elettrica che è perfetta per una foto di Jhon Wayne con pali di legno e i trasformatori appesi, che sembrano scaldabagni attaccati in aria e poi un groviglio di fili e cavi che scendono.
Reti elettriche che in Italia esistevano nagli Anni 50
Cose che in Italia si vedevano nelle borgate raccontate da Pasolini nel 1950. Questa linea elettrica è quella che copre la superficie delle prime aree che hanno preso fuoco e che transitano nei giardini di case che costano milioni.
Acqua per le piscine ma il rogo è grande come il quartiere di Ostia
E poi c'è l'acqua ma che è un tema politico. In realtà nella città l'acqua c'è ,e buona parte la metabolizzano le piscine. I Vigili del Fuocosono pronti ad intervenire per un rogo di un centro commerciale, due palazzi. Qui ha preso fuoco un quartiere che è come Ostia. Immaginate un rogo del genere a Roma, c'è poco da contenere e intervenire. Dopo il calo del vento ci sarà una ripresa della velocità.
Paura ma sempre grande dignità
Dove sono io l'incendio ci ha per fortuna sfiorati e quindi funziona tutto regolarmente. La situazione è depressiva ma non ci sono scene di panico. Cè stata dignità e le vie di fuga stanno funzionando. C'è stato il caos ma solo per le macchine incolonnate ma poi li hanno accompagnati tutti. Anche un morto è da evitare, ma personalmente mi sento di dire che il piano di sicurezza e di evacuazione con i suoi grigi ha funzionato.
Los Angeles vista dall'Italia: i paradossi degli Stati Uniti
Vista dall'Italia l'America che brucia sembra nel caos. E un caos c'è, perché a differenza dell'Italia qui c'è una procedura per ogni cosa. Sarebbe bastato staccare la corrente per evitare il propagarsi delle fiamme con le esplosioni dei trasformatori tirati giù dal vento ma nessuno si è preso la responsabilità. Se avessero staccato la corrente quel povero fiunzionario il giorno dopo l'avrebbero denunciato per aver fatto scongelare i croccantini del cane dentro i freezer e che il cane si sarebbe sentito male per colpa sua: causa da 2 mln di dollari. Da questo punto di vista è un Paese dei paradossi, dove se qualcuno non rispetta i protocolli va nei guai. L'America è anche quella del vigili della stradale che a Santa Monica stavano facendo le multe alle macchine abbandonate delle persone evacuate. Qui chi lavora deve eseguire procedure, senza pensare: questa l'assenza di empatia. Sarà per questo che in molti dicono che l'America vera è in Italia. E non solo per il cibo.