Manovra finanziaria: i teteski contro l'Italia
Vienna continua le ostilità contro l'Italia
Hartwig Löger, chi era costui?
Come lo sconosciuto filosofo Carneade di manzoniana memoria, il nome rimbalza tra i media nostrani, ma nessuno lo conosce. Potrebbe essere anche un difensore dell’Austria Vienna per quello che se ne sa, o un pastore tirolese o un produttore di mele alpine.
E invece no. Questo signore è nientepopodimeno che il ministro delle finanze austriaco che, in relazione alla manovra finanziaria dell’Italia ha dichiarato: “Non può e non dovrebbe essere
che, chiunque esso sia, possa egocentricamente farsi da parte e dire: ho i miei interessi, io faccio in modo differente", riferendosi ovviamente a Matteo Salvini. E poi l’ostrogoto continua: “abbiamo bisogno di disciplina e di essere consapevoli delle conseguenze».
Disciplina teutonica, naturalmente. Heil strudel!
Ma se Löger è un Carneade lo è anche il giovine Sebastian Kurz, che non trova di meglio da dire che: “Se l’Italia devia da Maastricht, si mette in pericolo ma anche, ovviamente, metterà in pericolo gli altri e noi nell’Unione europea non siamo pronti a sobbarcarci questo rischio, questi debiti per l’Italia”.
Per non dire di Alice Weidel, che guida l’Afd (Alternative für Deutschland) che non ha trovato di meglio che aggiungersi al colo belante contro l’Italia.
Insomma, l’Austria (con la Germania dietro, naturalmente) appena può, ci sferra un bel calcione gengivale, tanto per ricordarci, e ricordare soprattutto a Salvini, che quando c’è da farsi gli interessi propri non c’è ideologia comune che tenga. Sarebbe bello che tutti i sovranisti d’Europa marciassero a braccetto, purtroppo, pare, ci siano interessi confliggenti.
Hai voglia quindi a dire che siamo tutti sovranisti se poi, alla prima foglia mossa dal vento, i supposti “fratelli” ti pugnalano alle spalle con dichiarazioni che ti aspetteresti piuttosto da uno come Juncker ma non dal signor Kurz, “tetesco di Austria” che, almeno sulla carta, è ideologicamente prossimo a Salvini, Orban e similari.
Ricorda un po’ la faccenda del furbetto Francisco Franco duce di Ispagna, che si fece aiutare da Hitler e Mussolini quando c’era da buscarle nella guerra civile, per poi rimanere scaltramente neutrale quando c’era da dare aiuto…
Poi, a pensar bene, c’è un altro fattarello dell’Austria che non ci convince come italiani: il governo di Vienna vuole dare la nazionalità austriaca agli alto - atesini (li chiamo così e non sud-tirolesi appositamente…).
Ma come? Tutti i sacrifici ed una guerra mondiale per Trieste e Trento irredente e poi facciamo passare proposte del genere?
Una mossa non propriamente amichevole, diciamo così.
Le tensioni con l’Austria si trascinano dalla Prima Guerra mondiale e il fascismo fu sempre (giustamente) sospettoso sui confinanti, arrivando a mandare delle divisioni corazzate al Brennero.
Faccia dunque attenzione Matteo Salvini a non dare troppa corda a gente che è sempre stata ostile all’Italia…
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