Esteri

Maxi vertice in NordCorea. Kim riunisce gli ambasciatori

Tra Usa e Nordcorea una guerra non solo di parole. Kim riunisce gli ambasciatori per un vertice di alto livello


di Daniele Rosa



'Non è solo una guerra di parole quella tra Donald Trump e il dittatore nordcoreano ' è l'opinione, condivisa da molti, anche di Rafael Mariano Rossi, ex direttore dell'agenzia internazionale dell'energia nucleare.

'Comprendo la grande preoccupazione che serpeggia in tutta Europa su un'ipotesi di conflitto tra USA e un paese, sostiene Mariano Rossi, che non ha alcuna affidabilità internazionale ma che possiede un serio arsenale nucleare'.



TRUMP E NORDCOREA. IL SERIO ARSENALE NUCLEARE DELLA NORDCOREA




'Dal 2009 - continua Rossi - anno in cui furono espulsi dal paese gli ispettori internazionali dell'energia atomica, ufficialmente non si sa nulla di come la corsa agli armamenti nucleari nella Corea del Nord si sia sviluppata.
Fortunatamente ci sono due fonti, quelle nordcoreane ufficiali ( e i ripetuti test missilistici) e quelle non ufficiali della cosiddetta intellighenzia che permettono di avere un quadro abbastanza vicino alla realtà '.

'Questo quadro conferma che se sei o sette anni fa gli ordigni nucleari nordcoreani erano di bassa potenza. Ora però il paese ha bombe distruttive come quella usata ad Hiroshima.
Inoltre, e questo è l'aspetto ancora più preoccupante, gli scienziati nordcoreani sono riusciti a miniaturizzare la carica nucleare che può così essere trasportata dall'ogiva di un missile e sopportare la pressione atmosferica'.


 

VERTICE IN NORDCOREA

Secondo l'agenzia Yonhap, Kim avrebbe convocato una riunione degli ambasciatori nordcoreani nel mondo per valutare le possibili azioni da mettere in campo dopo la crisi della scorsa settimana con gli Usa e con la comunità internazionale. In particolare al vertice sarebbero presenti gli ambasciatori nordcoreani in Russia, Cina e alle Nazioni Unite. 

TRUMP E NORDCOREA. UNA CARICA NUCLEARE MINIATURIZZATA


Un'analisi che non promette nulla di buono.

Ma i timori non sono soltanto di osservatori e tecnici ma crescono pure tra le famiglie dei 160000 civili che vivono sull'isola di Guam e delle 3000 persone che contribuiscono al 30% dell'economia dell'isola.

Sembrano quasi sorprese alcune persone intervistate. Tutto potevano immaginarsi, vivendo ad oltre 3500 km da un paese dittatoriale, di rischiare di essere colpiti da missili a testata nucleare.
Talmente  preoccupate pure le istituzioni dell'isola che, il Governatore di Guam, ha immaginato alcune regole nel caso di un attacco. Sembra impossibile ai nostri giorni solo pensare che in caso di attacco ai bambini di Guam venga ricordato di seguire ' le regole del maestro'.

 


TRUMP E NORDCOREA. UNA NUOVA PEARL HARBOUR.



I corsi di ricorsi storici farebbero pensare purtroppo ad una nuova Pearl Harbour, stavolta annunciata, ma nella consapevolezza che il mondo in tutti questi ha fatto passi da giganti, si spera che la  diplomazia internazionale  cresciuta almeno alla pari, se non di più, rispetto alla tecnologia. Una tecnologia che ha permesso ad un paese dittatoriale di avere amidi distruzione di massa.