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Medio Oriente, nuovo attacco all'Unifil: "Israele ha sparato contro la postazione internazionale"

di Redazione Esteri

Le forze dello Stato ebraico hanno sparato contro un posto di osservazione appartenente alla missione di pace

Nuovo attacco all'Unfil, Israele ha ferito due militari in un nuovo raid contro la base in Libano

I due feriti della missione Unfil di oggi non sono italiani. Lo ha riferito il portavoce della missione di peacekeeping Onu Andrea Tenenti. Secondo quanto hanno scritto i media israeliani, le forze dello Stato ebraico hanno sparato contro un posto di osservazione appartenente alla forza di pace nella sua base principale a Naqoura, nel sud del Libano, ferendo due militari cingalesi.

Un attacco, quello di Israele, voluto - secondo i media locali - che fa salire alle stelle la tensione. Nel frattempo una delegazione di uomini del Comando operativo di vertice interforze della Difesa italiana è stata inviata a Gerico, in Cisgiordania, per un sopralluogo a scopo di ricognizione - nell'ambito dell'operazione Miadit sospesa un anno fa - affinché siano verificate le condizioni logistiche per una riapertura della missione. 

In prospettiva, come era stato richiesto dal segretario di Stato Usa Anthony Blynken al governo italiano, 200 militari dell'Arma dei Carabinieri potrebbero tornare a Gerico e, solo dopo una positiva valutazione delle condizioni di sicurezza (ancora non verificate) da entrambe le parti, allargare la loro missione nel territorio di Gaza. Della delegazione, inviata una settimana fa e composta da 8 persone, fanno parte carabinieri, medici e addetti al settore logistico.

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