Esteri
Medio Oriente, tensione alle stelle: intercettato un missile Houthi diretto all'aeroporto di Tel Aviv
Le sirene d'allarme per l'arrivo di missili sono entrate in azione a Tel Aviv per la prima volta dal mese di gennaio, dopo la rottura del cessate il fuoco da parte di Israele

Nuovi bombardamenti nella Striscia di Gaza, almeno 10 morti
Le sirene d'allarme per l'arrivo di missili sono state attivate a Tel Aviv per la prima volta dal mese di gennaio, a seguito della rottura del cessate il fuoco da parte di Israele. L'Idf ha dichiarato che il sistema di allarme è entrato in funzione "dopo il lancio di un missile in arrivo dallo Yemen". Successivamente, l'esercito israeliano ha precisato che "un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato dall'IAF (le forze aeree israeliane) prima di entrare nel territorio israeliano", aggiungendo che "le sirene sono state attivate seguendo il protocollo". Nel frattempo, gli Houthi, la milizia sciita yemenita sostenuta dall'Iran, hanno rivendicato di aver attaccato l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv con un missile ipersonico. Lo riporta la Tass, citando il portavoce militare del movimento, Yahya Sarea.
"Le forze missilistiche delle forze armate yemenite hanno condotto un'operazione militare e hanno attaccato l'aeroporto Ben Gurion nel quartiere occupato di Jaffa con un missile balistico ipersonico Palestine-2", ha dichiarato Sarea durante un'intervista con il canale televisivo Al Masirah, controllato dagli Houthi.
Sarea ha anche annunciato un nuovo attacco contro la portaerei statunitense USS Harry Truman nel Mar Rosso, utilizzando missili e droni. "Le forze armate yemenite hanno intensificato gli attacchi contro il nemico nel Mar Rosso, inclusa la portaerei USS Harry Truman e le sue navi di scorta. L'operazione è stata condotta da truppe missilistiche, forze navali e aviotrasportate, impiegando missili balistici e droni", ha dichiarato al canale Al Masirah. Secondo il portavoce degli Houthi, "l'operazione ha avuto successo nel raggiungere il suo obiettivo". Questo attacco non è stato né confermato né smentito dal Comando Centrale degli Stati Uniti.
I raid israeliani uccidono almeno 58 palestinesi
Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 58 palestinesi nella Striscia di Gaza durante la notte, secondo tre ospedali. Lo scrive il Guardian. Gli attacchi hanno colpito diverse case nel cuore della notte, uccidendo uomini, donne e bambini mentre dormivano.Precedentemente, la Protezione civile nella Striscia di Gaza aveva segnalato 10 morti e diversi feriti nelle prime ore di giovedì mattina in una serie di attacchi israeliani sul territorio palestinese, dopo la massiccia ripresa dei bombardamenti nella notte tra lunedì e martedì. "Almeno 10 civili sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira sei case a est di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, nelle prime ore di giovedì mattina", ha detto all'Afp il portavoce della Protezione civile Mahmoud Bassal.
Il portavoce dell'Idf in lingua araba ha pubblicato un avviso per i residenti della Striscia di Gaza annunciando che nelle ultime ore le forze israeliane hanno avviato un'operazione terrestre nel centro e nel sud della Striscia, con l'obiettivo di ampliare la zona di sicurezza tra il nord e il sud. Secondo il comunicato, le truppe si sono dispiegate lungo il corridoio di Netzarim. Il portavoce ha inoltre avvertito che, per ragioni di sicurezza, è vietato il transito lungo l'asse Salah al-Din in entrambe le direzioni, mentre il passaggio dal nord al sud della Striscia sarà consentito solo attraverso la strada costiera Al-Rashid.