Esteri
Michel: "Io in Cina? L'Ue ha i suoi interessi. Sui migranti parlo con Meloni"
"Sul dialogo decide Kiev. Xi Jinping ha fatto passi importanti e non vende armi ai russi"
Michel: "Cina? Mia missione indispensabile ora, Ue non può essere vittima collaterale tensioni con Usa"
"La missione in Cina era indispensabile che avvenisse ora. C'è una guerra in Ucraina, una minaccia nucleare, il rischio di una terza guerra mondiale e la Cina è un attore globale estremamente importante, membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha dei legami con la Russia. L'Ue ha interessi economici rilevanti e un legame per le catene di approvvigionamento. L'Ue deve portare i suoi interessi e i suoi valori ed è quello che ho fatto nel quadro tradizionale dei Trattati", ha spiegato il Presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, in una intervista al Corriere di ritorno da Pechino dove "ho evidenziato le menzogne russe e spiegato la posizione dell'Ue".
"La Ue non può essere la vittima collaterale delle tensioni e della competizione tra Cina e Stati Uniti", precisa Michel. "La guerra scatenata dalla Russia ha contribuito a rinsaldare i legami tra Ue e Stati Uniti quando si guarda all'essenziale, alla sicurezza e alla pace. C'è un coordinamento senza precedenti. Ma l'impatto del conflitto sugli Usa non è lo stesso che sull'Europa. Gli Usa esportano risorse energetiche. L'Ue ha una bolletta pesante, rischiamo una recessione. E poi c'è l'Inflation Reduction Act (Ira). Al G20 uno dei punti era il coordinamento delle politiche economiche per fronteggiare le conseguenze della guerra".
"Ci sono stati piccoli passi di grande valore (grazie alla visita, ndr): ancora una volta il presidente cinese ha condannato la minaccia nucleare. Ha indicato che è falso che la Cina ha fornito o che fornisce armi alla Russia. È stata anche l'occasione per rilanciare il dialogo istituzionale sui diritti umani".
Migranti, MIchel: "Proposto a Meloni di affrontare questione prima a livello di ministri"
"La migrazione è un tema sensibile, negli ultimi mesi abbiamo osservato un aumento dei numeri attraverso la rotta del Mediterraneo centrale e la rotta balcanica. C'è il patto sulla migrazione e l'asilo presentato dalla Commissione ed è la base per dare risposte strutturali e per trovare un equilibrio tra responsabilità e solidarietà. A margine del G20 a Bali ho parlato con il primo ministro Meloni e le ho proposto che la questione sia prima affrontata a livello di ministri nella riunione di dicembre e come sempre valuteremo se e quando il Consiglio europeo deve essere coinvolto. Bisogna essere ragionevoli, razionali e saggi", ha spiegato, in una intervista al Corriere della Sera, il Presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.