Esteri
"Non comprate la nazi-car". Non solo i Fratoianni, proteste in tutto il mondo anti Tesla e Musk
Concessionari incendiati e auto imbrattate, manifestazioni dagli Usa all'Europa, fino all'Australia

Elon Musk


Proteste anti Tesla in tutto il mondo, Musk sempre più nel mirino
Elon Musk è finito nel mirino della sinistra mondiale. Gli ultimi segnali di vicinanza al nazismo da parte del braccio destro di Trump hanno creato allarme. In Italia aveva fatto rumore la decisione dei Fratoianni, il leader di Sinistra Italiana e la moglie, la deputata Elisabetta Piccolotti di sbarazzarsi della Tesla di famiglia da 47mila € perché appunto diventata un "simbolo nazista". Ma le proteste si sono diffuse in tutto il mondo, dagli Stati Uniti fino all'Australia e naturalmente anche in Europa. "Suona il clacson se odi Tesla". "Non comprare una swasticar". E ancora: "Musk si vanta di poter interrompere Starlink con un bottone se gli va. Comprereste un’auto se chi ve la fa pagare (salato) può bloccarvi in ogni momento se gli siete antipatici?".
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Più passano i giorni e più - riporta Il Corriere della Sera - si moltiplicano le campagne contro Elon Musk e in particolare il suo prodotto simbolo. Ma non si tratta solo di proteste verbali o sui social. Azioni di protesta e atti di vandalismo si diffondono e prendono di mira soprattutto i concessionari delle auto elettriche. Il primo avviene in Oregon, con Molotov artigianali lanciate contro le vetrine di uno showroom Tesla nella capitale Salem — una tranquilla cittadina di circa 180 mila abitanti, come Modena o Reggio Emilia. È stato il primo di una lunga serie.
Da allora - prosegue Il Corriere - si sono succedute decina di attacchi ai concessionari, alle auto e alle stazioni di ricarica, furti di pneumatici, svastiche dipinte su sedi Tesla. Anche chi possiede una Tesla non dorme sonni tranquilli: alcune auto sono state imbrattate con uova, escrementi o pezzetti di formaggino. A Seattle, è stato appiccato un incendio che ha danneggiato quattro Cybertruck. Il 13 marzo sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco contro un concessionario Tesla a Tigard, sempre in Oregon. Ma si sono registrati episodi simili anche in Francia a Tolosa, dove una dozzina di auto sono state incendiate. Vandalizzata una vetrina di un concessionario anche in Australia.