Esteri
Nessuno tocchi Juan Guaidò l’America avverte Nicolas Maduro
Dopo il tour internazionale, senza passare dall' Italia, Guaidò si prepara tornare in Venezuela
‘Qualsiasi danno causato dal regime di Nicola Maduro a Juan Guaidò al suo ritorno nel Paese, avrà conseguenze molto significative’ così si è espresso il portavoce della Casa Bianca, ripetendo l’avvertimento al dittatore venezuelano di non ’toccare’ in alcun modo il Presidente riconosciuto, non solo dagli Stati Uniti, ma da oltre 60 Paesi .
Il ritorno di Guaidò in Venezuela. Italia snobbata.
E’ dal 20 gennaio infatti che Guaidò sta girando l’Europa. Da Londra,a Bruxelles,a Davos, Parigi e Madrid cercando consensi, puntualmente arrivati, con un unico obiettivo dichiarato ‘non è facile, è una lotta che dura da anni per i Venezuelani che in questo momento hanno l'occasione di essere ascoltati, grazie alla mia voce, al Parlamento Europeo. E ora è il momento dell'azione. Bisogna aggiustare il tiro con sanzioni che mettano sotto pressione la dittatura per arrivare a elezioni presidenziali libere”.
Anche se da molta stampa, non è stato avvertito, ma Guaidò non è proprio passato dall’Italia, nonostante il suo Paese sia pieno di migranti italiani.
Italia, vale la pena ricordarlo, era stato uno dei pochi Paesi che, a guida grillina,non lo aveva riconosciuto motivando la decisione con un pilatesco principio di non ingerenza nella politica di altri stati.
L’ultima parte del tour di Guaidò si è consumata negli Stati Uniti dove ha avuto dal Congresso, durante il discorso di Trump alla Nazione, una standing ovation da parte di democratici e repubblicani, su questo uniti all’unisono.
Il ritorno di Guaidò in Venezuela. Italia snobbata.
Dopo l’incontro con Trump Guaidò ha visto la terza carica dello Stato,la democratica Nancy Pelosi che lo ha accolto con le parole’ E’ un piacere ricevere il Presidente ad interim del Venezuela ‘ il fatto che siamo qui è per essere al fianco del Paese che lotta per riprendere la propria democrazia. Bisogna porre fine al regime di terrore che ha distrutto il Venezuela, che promuove il terrorismo internazionale, che inonda di droga le vie degli Stati Uniti e dei Caraibi’.
Dall’ incontro con il Segretario di Stato Mike Pompeo è uscito un comunicato dove si è confermato l’impegno di raddoppiare gli sforzi per far finire la dittatura di Maduro e ristabilire la democrazia, la prosperità economica e la dignità del popolo venezuelano.
Ultimo incontro sul suolo americano del presidente venezuelano (ospitato durante il suo soggiorno alla Blair House, una residenza destinata a visitatori illustri e dove si è incontrato con Trump) all’OEA, l’Organizzazione degli Stati Americani. Luis Almagro, Segretario Generale dell’Organizzazione lo ha incontrato dicendogli che ’ è un immenso onore riceverla. E’ necessario ancora molto lavoro per recuperare la democrazia in Venezuela, le istituzioni e recuperare i pieni diritti umani, però questo lavoro nelle sue mani avrà un risultato positivo’.
Alla fine del tour, prima della partenza prevista all’inizio della prossima settimana, Guaidò ha dichiarato ‘ E’ chiaro che il mio ritorno comporta rischi ma il tour che abbiamo concluso è la conferma che abbiamo sconfitto politicamente Nicola Maduro’.
Chissà cosa avranno pensato i tanti migranti italiani alla fame in Venezuela, forse che il loro Paese li ha dimenticati in questo drammatico momento?