Esteri

New York, nuovo sindaco: un italiano ed un italo-tedesco a confronto

Dom Serafini

Sindaco New York, sfida democratica tra Bill De Blasio e Sal Albanese

Alla fine, il sindaco di New York City, Warren Wilhelm Jr., in arte Bill De Blasio, é stato costretto ad un confronto televisivo con l’altro pretendente democratico, Sal Albanese, altrimenti avrebbe perso i notevoli contributi statali per la campagna elettorale per un secondo mandato. Per ottenere la candidatura ufficiale i due democratici dovranno vincere le primarie che si terranno questo martedì 12 settembre. L’elezione per il sindaco di terrá il 7 novembre, 2017.

Dapprima l’attuale sindaco aveva rifiutato il confronto con Albanese, poi, visto che poteva perdere 2,6 milioni di dollari di fondi pubblici stanziati in base ai fondi raccolti privatamente (che ammontano a 5 milioni di dollari), si é dovuto rassegnare ed accettare il dibattito, trasmesso dalla stazione televisiva Cbs lo scorso 6 settembre.
Albanese non puó ancora usufruire di fondi pubblici perché non ha raggiunto la soglia richiesta di quelli raccolti privatamente.

Naturalmente, il motivo per cui il sindaco ha ricevuto tanti contributi privati é stato al centro del dibattito ed ha a che fare con i suoi rapporti con i vari palazzinari e speculatori newyorkesi.
Ripetutamente il sindaco (che, nel 1983, a 22 anni ha preso il cognome della madre Maria De Blasio, e non “de” Blasio, visto che non é di discendenza nobile come vorrebbe far credere) si é rifiutato di divulgare i nomi dei finanziatori che lo hanno contattato in Comune per chiedere favori.

Albanese, se pur visibilmente nervoso, é riuscito bene a sottolineare i disastri dell’amministrazione De Blasio-Wilhelm Jr., specialmente per quanto rigurda la sicurezza (il 95% del corpo di polizia gli é contrario), l’aumento dei senza tetto (ora a quota 60.000), il basso rendimento degli studenti della scuola pubblica, la carenza di appartamenti con affitti ragionevoli, i problemi con il trasporto pubblico e infine ha fatto intendere, seppur si dichiari italo-americano, che approverebbe la rimozione della statua di Cristoforo Colombo dalla piazza omonima  di Manhattan, cosa auspicata dalla consigliere comunale, la portoricana Melissa Mark-Viverito che, come molti democratici, ha perso contatto con la base del partito che vuole occupazione, sicurezza ed assistenza sanitaria.

Dal dibattito é risultato chiaro che un sindaco ideale dovrebbe essere un buon amministratore e non un ideologo come é il radical chic De Blasio-Wilhelm Jr. Il compito del sindaco é quello di non farsi travolgere in questioni ideologiche, ma di occuparsi delle finanze della metropoli, delle strade, della scuola, della sicurezza, dei trasporti, della sanitá e raccolta dei rifiuti.
Il contrasto tra i due candidati democratici non potrebbe essere piú marcato. Mentre De Blasio-Wilhelm Jr, é nato in una ricca famiglia italo-tedesca, Albanese é immigrato negli Usa dalla nativa Calabria nel 1957 all’etá di otto anni ed é diventato avvocato frequentando corsi serali mentre lavorava come insegnante. Dal 1982 si occupa di politica come rappresentante nel “Council” di New York City.