Esteri
Niger, Ecowas mobilita truppe. Golpisti minacciano: "Uccidiamo il presidente"
Niger, l'Ecowas mobilita le truppe ma cerca ancora il dialogo. I golpisti: "Se intervenite, uccidiamo il presidente". L'Ue prepara sanzioni
Niger: l'Ecowas mantiene possibilità opzione militare
L'Ecowas ha dato disposizioni ai propri responsabili militari affinché mettano insieme "immediatamente" una forza di intervento per un possibile dispiegamento in Niger. A termine del vertice nella capitale nigeriana, Omar Touray, presidente della Commissione dell'Ecowas ha detto che in gioco dopo il golpe militare è il ripristino dell'ordine costituzionale. La comunità internazionale, ha detto, "lascia aperta ogni opzione". Prioritario però è ripristinare l'ordine usando mezzi pacifici.
Mobilitazione immediata non coincide con intervento immediato, sottolinea 'Jeune Afrique'. Al momento, niente permette di affermare che l'Ecowas rinunci alla via diplomatica, malgrado il fatto che le mediazioni tentate finora non abbiano tentato i leader golpisti.
I contorni legali di un intervento armato dell'Ecowas dovrebbero inoltre essere precisati. L'organizzazione deve prima ottenere l'approvazione dell'Unione Africama per dispiegarsi, sottolinea una fonte interna citata da Jeune Afrique. La luce verde del Consiglio di Sicurezza dell'Onu potrebbe inoltre essere necessaria.
Niger, la minaccia dei golpisti: "Uccidiamo il presidente"
La giunta golpista del Niger ha minacciato di uccidere il presidente deposto se i Paesi vicini della regione dovessero intervenire militarmente per ripristinare il governo dello stesso Bazoum. A dirlo sono due funzionari occidentali ad Associated Press. Stando a quanto è stato riferito da un funzionario militare occidentale, rappresentanti della giunta avrebbero informato la sottosegretaria di Stato Usa Victoria Nuland durante la sua visita nel Paese. Un funzionario statunitense ha inoltre confermato questo resoconto, parlando sempre a condizione di mantenere l'anonimato.
Niger, Ue prepara sanzioni contro la giunta militare
I paesi dell'Unione Europea stanno gettando le basi per sanzioni ai membri della giunta militare che ha preso il potere in Niger il 26 luglio scorso. Lo hanno detto alla Reuters fonti europee. Avviata una discussione sui criteri per l'adozione delle misure.