Non tutti lo amano ma Trump fa volare l’economia americana
Molti contrari, a denti stretti, cominciano a riconoscere i risultati della politica trumpista
‘Se twittasse meno sarebbe davvero meglio ma non si può’ negare che questo presidente sta facendo molto di quello che ha promesso in campagna elettorale’: così a Miami un gruppo di amici e qualche americano in vacanza, certo non di fede repubblicana, di fronte alla televisione nel corso della conferenza stampa di Donald Trump che annuncia i sorprendenti risultati economici americani.
Certo perché il presidente si dice felicissimo di annunciare che nel secondo quadrimestre l’economia statunitense cresce oltre il 4.1%, il miglior risultato degli ultimi quattro anni e il terzo migliore dalla crisi dei mutui subprime.
Trump e l'economia americana. L'epocale taglio delle tasse.
Come non riconoscere che l’epocale taglio delle tasse, voluto fortemente dal tycoon, ha dato una scossa all’economia creando posti di lavoro, più investimenti e più soldi.
'Le famiglie cominciano ad avere più fiducia-conferma il presidente-e ritornano a comperare’. E l’economia corre.
Infatti sono proprio i consumi a crescere di ben il 4% e pure le esportazioni volate del 9,3% nonostante le paure della guerra commerciale con Cina ed Europa. Un allarme rientrato soprattutto grazie al recente accordo con il Vecchio Continente.
Trump e l'economia americana. Tutta la stampa contro.
Nonostante una stampa che non gli perdona nulla e cerca qualsiasi rumor, anche il più fake, per attaccarlo, questi risultati consolidano la figura di Trump e lo avvicinano con più tranquillità al voto di metà mandato tra circa tre mesi.
I consumatori e la Borsa sembrano continuare ad esser affascinati dai risultati conomici, insperati solo un anno fa.
Con buona pace di tutto quel mondo di attivisti contrari che in nessun caso potrebbero riconoscere alcunché a quell’uomo che non hanno votato e che mai e poi mai, identificano come loro presidente.
Ma se l’economia americana continuerà a crescere con questa velocità dovranno farsene una ragione.