Esteri
Nucleare, Washington revoca le deroghe. Teheran: "Disparati"
Mike Pompeo ha spiegato che la revoca delle deroghe e' la risposta di Washington alla "piega" assunta dalla Repubblica islamica
Teheran ha denunciato come un "tentativo disperato" la decisione degli Stati Uniti di mettere fine alle deroghe alle sanzioni per i Paesi che continuano a operare a progetti civili nell'ambito dell'accordo internazionale sul nucleare iraniano. L'iniziativa dell'amministrazione americana vuole "distrarre l'opinione pubblica dalle sue continue sconfitte per mano dell'Iran", ha commentato Behrouz Kamalvandi, portavoce dell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana. "Mettere fine alle deroghe per la cooperazione nucleare con l'Iran non ha alcun impatto sul continuo lavoro" che la Repubblica islamica porta avanti, definito un programma di energia nucleare esclusivamente civile.
Ieri il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha spiegato che la revoca delle deroghe e' la risposta di Washington alla "piega" assunta dalla Repubblica islamica attraverso una serie di passi piccoli ma provocatori, volti a mettere sotto pressione gli Usa affinche' revochino le sanzioni come previsto dall'accordo internazionale firmato nel 2015, dal quale gli Stati Uniti sono usciti unilateralmente nel 2018. "Un'escalation inaccettabile che non posso giustificare, rinnovando le deroghe", ha affermato Pompeo. Gli Usa hanno dato 60 giorni alle aziende che ancora operano nel quadro dell'intesa sul nucleare per mettere fine alle loro operazioni.