Esteri

Nuovo Patto di stabilità, trovato l'accordo tra Consiglio e Parlamento europeo

Sedici ore di trattative hanno fruttato l'intesa sulla proposta di riforma del quadro di governance economica dell'Ue: più spazi per gli investimenti nazionali

Patto di stabilità, accordo raggiunto tra istituzioni Ue sulla riforma

I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto dopo sedici ore di trattative (nell'ultima giornata) un accordo politica sulla proposta di riforma del quadro di governance economica dell'Ue. L'obiettivo principale del nuovo Patto di stabilità e crescita - spiega il Consiglio - è garantire finanze pubbliche sane e sostenibili, promuovendo al contempo una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso riforme e investimenti. L'Eurocamera ottiene qualche piccolo spazio in più per gli investimenti pubblici e più margini per deviare sui percorsi di spesa in caso di circostanze eccezionali.

Il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto di mantenere l'obiettivo generale della riforma di ridurre i rapporti di indebitamento e i deficit in modo graduale, realistico, sostenibile e favorevole alla crescita, proteggendo al contempo le riforme e gli investimenti in settori strategici come il digitale, il verde, il sociale o la difesa. Allo stesso tempo, il nuovo quadro fornirà uno spazio adeguato per le politiche anticicliche e affrontera' gli squilibri macroeconomici.

L'accordo mantiene inoltre l'obbligo per gli Stati membri di presentare piani strutturali fiscali nazionali a medio termine. La Commissione presenterà una "traiettoria di riferimento" (la cosiddetta "traiettoria tecnica") agli Stati membri in cui il debito pubblico supera il 60% del Pil o in cui il deficit pubblico supera il 3% del Pil. L'accordo prevede in anticipo un dialogo preliminare facoltativo e fattuale tra gli Stati membri e la Commissione.

La traiettoria di riferimento indica come gli Stati membri possono garantire che entro la fine di un periodo di aggiustamento fiscale di quattro anni il debito pubblico sia su una traiettoria plausibilmente al ribasso o rimanga a livelli prudenti nel medio termine. L'accordo contiene due garanzie che la traiettoria di riferimento deve rispettare, la salvaguardia della sostenibilità del debito, per garantire una diminuzione dei livelli del debito e la salvaguardia della resilienza del deficit, per fornire un margine di sicurezza al di sotto del valore di riferimento del disavanzo del trattato del 3% del Pil, al fine di creare spazio di bilancio.