Esteri
Papa nomina delegato per i Memores Domini. Colpita Comunione e Liberazione
Nella Chiesa però “governare è servire”, e quando questo principio è stato dimenticato, la Chiesa ha vissuto momenti oscuri. Esperienze postconciliari, aveva aggiunto il Papa, hanno portato la Congregazione per i religiosi a studiare congregazioni e associazioni diverse poi “finite in situazioni durissime”, “sotto visita apostolica, sono finite con peccati turpi, commissariate”. Francesco aveva anche confermato che l’esercizio del governo all’interno delle associazioni e dei movimenti è un tema che gli sta "particolarmente a cuore", soprattutto considerando, rimarca, “i casi di abuso di varia natura che si sono verificati anche in queste realtà e che trovano la loro radice sempre nell’abuso di potere”.
Ancora nelle parole del Papa: “Non di rado la Santa Sede, in questi anni, è dovuta intervenire, avviando non facili processi di risanamento. E penso non solo a queste situazioni tanto brutte, che fanno rumore; ma anche alle malattie che vengono dall’indebolimento del carisma fondazionale, che diventa tiepido e perde la capacità di attrazione. Gli incarichi di governo che vi sono affidati nelle aggregazioni laicali a cui appartenete, altro non sono se non una chiamata a servire”.
I nemici: slealtà e voglia di potere. “Magari qualcuno pensa che questa voglia non lo riguardi, che questo non accada nella propria associazione”, aveva concluso il Papa, “Teniamo presente che il Decreto Le associazioni internazionali di fedeli non è indirizzato solo ad alcune delle realtà qui presenti, ma è per tutte, nessuna esclusa. Per tutte. Non ci sono più bravi o meno bravi, perfetti o no: tutte le realtà ecclesiali sono chiamate alla conversione, a comprendere e attuare lo spirito che anima le disposizioni che ci danno nel Decreto”.