Esteri

Pedofilia, i Boy Scout Usa pagheranno 850 milioni di dollari alle vittime

di Daniele Rosa

L’organizzazione in fallimento dal 2020, ma le cause non accennano a diminuire

Sicuramente meglio della Chiesa su un tema così delicato e sulla responsabilità di pagare i Boy Scout Americano (Usa) hanno deciso di indennizzare le vittime dei loro abusi sessuali. Sommersi dalle cause di pedofilia i Bsa nel 2020 hanno dichiarato bancarotta attraverso il Chapter 11 della legge americana ed ora hanno finalmente raggiunto un accordo da 850 milioni di dollari con gruppi riuniti in class action che rappresentano le decine di migliaia di vittime.

Sulla base dell'accordo l’Organizzazione nazionale dei Boy Scout verserà 250 milioni a un fondo fiduciario che avrà la responsabilità dei risarcimenti , mentre le sedi locali verseranno i restanti 600 milioni. L'importo dell'accordo è tra i maggiori raggiunti negli Stati Uniti in questo settore e dovrebbe sanare gli abusi sessuali a cui sono stati assoggettati, dagli anni ’40, circa 60000 giovani.

Attraverso questo accordo siglato con il  tribunale fallimentare statunitense in Delaware, la BSA, una delle più grandi organizzazioni giovanili del Paese e del mondo, intende chiudere il capitolo più oscuro e drammatico della sua storia centenaria. Agli inizi del 2020, la Usa contava oltre 2,5 milioni di membri tra i cinque e i 21 anni. Tutti uomini, poiché  l'organizzazione era solo maschile fino al 2018. Poi ha permesso l’ingresso alle giovani donne.

Cinque anni prima, nel 2013, consentiva pure l'ingresso ai ragazzi gay. Il gruppo si è trovato costretto al fallimento nel febbraio 2020 attaccato da quasi 100000 cause di abusi sessuali. La BSA, nella ricorrenza dei suoi 110 anni di vita, ha dovuto dichiarare tra i 100 e i 500 milioni di dollari di passività e attività stimate tra 1 miliardo e 10 miliardi di dollari.

(Segue...)