Esteri
Usa, Clinton e Trump uniti dalla marijuana. I pro e i contri
L’overdose di dibattici politici per le primarie presidenziali Usa hanno sicuramente causato confusione tra gli elettori e tra gli osservatori all’estero. A confondere ulteriormente le idee ci sono i commenti, che dopo ogni dibattito indicano le posizioni mutate di volta in volta dai candidati. E questo senza considerare i vari scenari previsti con gli accoppiamenti Ted Cruz-Marco Rubio (il duo cubano) e Hillary Clinton-Bernie Sanders (i Yankee doodle) per le elezioni presidenziali.
Per semplificare le cose abbiamo preso in esame e riassunto le posizioni che i candidati hanno preso al Senato o con l’opinione pubblica e quello a cui andrebbero a favore o contro.
Partito Democratico
Hillary Clinton: Ex senatore, ex Ministro degli Esteri, ex First Lady, 69enne.
Pro: Prima donna alla presidenza; favorevole a migliorare l’attuale sistema sanitario sviluppato dal presidente Barack Obama; ad aiutare gli studenti universitari a pagare le rette; alla legalizzazione della marijuana.
Contro: Finanziata dalla lobby di Wall Street; vulnerabile per i vari scheletri nell’armadio; favorevole a continuare l’impopolare politica estera del presidente Obama; come senatore ha votato a favore della Guerra in Iraq.
Bernie Sanders: Senatore del Vermont, 75nne
Pro: Non é ricattabile; non é finanziato dalle lobby; ha votato contro la Guerra in Iraq;
ha buone idee per la politica estera; vorrebbe eliminare le rette delle universitá pubbliche.
Contro: É “socialista” (per molti americani, pur non conoscendone il significato, la parola induce timore); é ebreo (cattolici ed ebrei non hanno fortuna alle presidenziali); ha una politica discutibile sul sistema sanitario di Obama.
Partito Repubblicano
Donald Trump: Imprenditore e personalitá televisiva, 70enne.
Pro: Non é finanziato dalle lobby; dice ció che molta gente pensa; ha vedute progressiste (nascoste per opportunismo politico); é contro le “corporate inversion”; non é favorito dall’establishment repubblicano; vuole legalizzare gli stupefacenti (come se fossero alcolici) e usare le tasse sulle vendite per finanziare l’istruzione; é a favore della salvaguardia dell’ambiente.
Contro: É fazioso; ha una politica estera pericolosa; ha una politica sull’immigrazione non implementabile; ha quattro bancarotte alle spalle; é impulsivo; non é favorito dall’establishment repubblicano.
Ted Cruz: Senatore del Texas, 46nne
Pro: Appoggiato dall’establishment repubblicano fondamentalista; appoggiato dagli evangelici; ottimo avvocato; é contro il finanziamento pubblico delle banche in difficoltá; é contro il welfare alle societá private; vede Daesh come un pericolo (piuttosto che Bashar al-Assad, che é l’ossessione di Obama).
Contro: É nato in Canada (tecnicamente inelegibile alla presidenza); é contro la protezione dell’ambiente; é stato consulente di George W. Bush; é contro l’assistenza medica ai poveri; vuole eliminare le agenzie governative che regolano la salute e la sicurezza pubblica; vede il governo federale come un oppressore; favorevole all’uso indiscriminato delle armi; isolazionista.
Marco Rubio: Senatore della Florida, 45nne
Pro: Vuole eliminare la doppia tassazione; vuole eliminare le cause giudiziarie frivole; é a favore dell’energia solare; é un paladino della libertá di stampa; favorevole ad aiutare i pazienti con disturbi mentali; favorevole ai benefici per i farmaci agli anziani poveri; é appoggiato dagli evangelici.
Contro: É un irritatore; ha un record di assenze al Senato; vuole eliminare gli stessi servizi sociali che hanno aiutato la sua famiglia di rifugiati da Cuba; é contro le regole per le banche; é contro la protezione dell’ambiente; é a digiuno di politica estera.