Esteri
Recovery fund, i paletti di Dombrovskis: "Ok solo con un piano di riforme"
Gli Stati membri dell'Unione europea che vogliono ricorrere alle risorse del Recovery Fund "devono presentare piani che spieghino quali riforme e investimenti pensino di mettere in campo per stimolare la crescita e rafforzare le loro economie contro la crisi" innescata dalla pandemia coronavirus. Lo ha ribadito il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, alla Welt. E ha spiegato: “Se non ci sono riforme, non ci saranno i soldi. Questa è una conseguenza logica ed è così in molti programmi dell'Ue che sono già in corso". Ha insistito Dombrovskis: "Se i Paesi non promuovono i loro progetti di riforma o non investono, non possiamo finanziare questi progetti dal bilancio dell'Ue. È molto semplice".
In effetti, ha osservato il vicepresidente della Commissione Ue, "i fondi sono distribuiti in tranche e saranno versati solo quando saranno raggiunti determinati obiettivi di riforma o definite le fasi di investimento. In linea di principio - ha proseguito - gli ostacoli burocratici per accedere al fondo non dovrebbero essere troppo elevati, ma dobbiamo ancora assicurarci che i piani dei governi avviino effettivamente le riforme necessarie".