Esteri

Robert Fico vince le elezioni in Slovacchia e non aiuta più l’Ucraina

Di Giuseppe Vatinno

Si mette male per Zelensky

Zelensky si trova sempre più isolato e cominciano a mostrarsi forti crepe tra gli Alleati

 

Il partito populista guidato da Robert Fico, che si chiama come il nostrano Roberto Fico ma per fortuna non è lo stesso, ha vinto le elezioni in Slovacchia con posizioni filo-russe e anti-UE ed ha raggiunto il 23,3% dei consensi a scrutini quasi conclusi mentre il partito progressista ha perso.

Dal piccolo Paese ex Patto di Varsavia, la cui capitale Bratislava è incastonata tra il Danubio e i Carpazi, è partita una scarica elettrica che ha galvanizzato Mosca a atterrito Washington e Bruxelles.

Il vento sta cambiando per quanto riguarda la guerra in Ucraina.

Zelensky si trova sempre più isolato e cominciano a mostrarsi forti crepe tra gli Alleati.

Ha iniziato la Polonia che non vuole dare più armi all’Ucraina, anzi se le fa dare dall’America e poi se le tiene per sé rifilando a Kiev residuati di magazzino sovietici. Dietro la “guerra del grano” con il Paese giallo – blu.

Ha proseguito la Romania che comincia a stufarsi di avere droni russi di fabbricazione iraniana che sorvolano il suo territorio vicino al confine ed hanno la poco gentile propensioni a cadere sul suo territorio.

E poi soprattutto gli Usa hanno mostrato chiari segni di insofferenza nei confronti di una guerra che sta drenando a loro e a tutto il mondo risorse ingenti provocando inflazione energetica e alimentare e quindi suscitando il malcontento nell’opinione pubblica.

In Italia la situazione non è migliore: la gente è stufa di appoggiare una guerra che non è sentita come propria e viene vista più come un affare interno di quelle terre fredde e spietate.

Il centro – destra, oltretutto, è sempre stato filo – russo e solo la preveggenza tattica della Meloni lo ha spostato su posizioni atlantiste per governare.

Ma la leader di FdI ha già fiutato l’aria che soffia da oltre Atlantico e al ricevimento dato dal perdente Biden ha preferito una pizza.

Quindi se la situazione si deteriorasse ulteriormente non c’è dubbio che anche Roma tornerebbe sui suoi passi e il comico ucraino rimarrebbe sempre più solo.

A questo si somma il fatto che Volodymyr Zelensky sta facendo il furbo sulle elezioni – previste per la prossima primavera - che si devono tenere in Ucraina e tergiversa perché ha paura di perderle e quindi perdere il potere.

Inoltre, se perdesse il potere dovrebbe affrontare i processi che stavano per abbattersi su di lui per corruzione poco prima dell’inizio del conflitto con il pericolo concreto assai concreto di finire in carcere.

Il Washington Post, famosissimo quotidiano progressista statunitense, randella anch’esso il leader ucraino con un articolo molto eloquente sulla questione dicendo che la richiesta di elezioni proviene, tra gli altri, da Tiny Cox, presidente dell’Assemblea del Consiglio d’Europa e dal senatore repubblicano Lindsey Graham.

Biden è in caduta libera nei sondaggi e Trump –da sempre critico sulla guerra- pare irraggiungibile.

Fico è un Orban slovacco che ha cambiato con la sua vittoria gli equilibri in Europa.

Nato comunista, poi socialdemocratico, è stato già tre volte premier nel 2006, nel 2012 e nel 2016, quindi non si tratta di un parvenu della politica come tanti leader populisti di passaggio. La scelta del popolo slovacco è stata molto consapevole e spaventa l’Europa.

Qualche giorno fa Orban ha “liberato” i migranti che dall’Ungheria si sono riversati verso la Slovacchia, provocando una ulteriore crisi a vantaggio di Fico, di cui è amico, come del resto la Meloni.