Esteri

Sabotaggio Nord Stream, dai servizi segreti occidentali accuse all'Ucraina

di Antonio Amorosi

L'intelligence olandese aveva avvisato mesi prima la CIA dell'attacco ucraino al Nord Stream. Un attentato che sa di guerra sporca

"Non posso commentare il lavoro dei nostri servizi di intelligence", ha reagito alle domande dei giornalisti il ministro della Difesa olandese, Kajsa Ollongren. Sull'incidente ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 stanno indagando Germania, Svezia e Danimarca. Accade perché le esplosioni sono avvenute sia in territorio danese che nelle zone economiche di esclusiva competenza della Svezia. I due paesi hanno il diritto di esplorare i fondali marini nella zona.

Sono state diverse le ipotesi seguite all’attacco ai gasdotti che attraverso il Mar Baltico portano il gas russo in Europa. In occidente l’accusa è caduta immediatamente su Mosca ma senza grande senso: Putin poteva chiudere i rubinetti se non voleva far arrivare il gas in Europa; perché avrebbe dovuto farsi un auto attentato per minare i suoi gasdotti? La Russia ha accusato del sabotaggio il governo ucraino, gli Stati Uniti e il Regno Unito, ma senza documentare l’accaduto con prove.

L’attacco a queste infrastrutture critiche è avvenuto in concomitanza con una delle controffensiva ucraine. Il premio Pulitzer ed esperto di intelligence Seymour Hersh, sulla base di una fonte coperta, ha invece sostenuto il coinvolgimento del governo statunitense e di quello della Norvegia.