Esteri
Spagna, vento in poppa per la Dx: ma il patto Popolari-Vox non decolla
Il presidente dei popolari Feijòo non ci pensa proprio ad unirsi con l'estrema destra, piuttosto punta a una "grande coalizione" con Sanchez e i socialisti
Di conseguenza, a Barcellona il presidente della formazione conservatrice ha affermato di "non voler perdere un solo minuto" a discutere di possibili intese con Vox. Dribblando le domande dei cronisti, Feijòò ha ricordato che i Popolari sono riusciti a ottenere la maggioranza assoluta nel giugno 2022 in Andalusia e, dopo il 28 maggio, nelle comunità autonome di Madrid e La Rioja, quindi non c'è motivo di escludere una replica a livello nazionale di tali successi.
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D’altro canto, l’unione con Vox sarebbe un gran colpo per i popolari, considerando che a conti fatti, l'estrema destra ha perso consensi solo nella comunità di Madrid, feudo della "pasionaria del PP" Isabel Diaz Ayuso. Nelle altre 11 regioni al voto, Vox ha guadagnato seggi, ponendosi come interlocutore indispensabile per i Popolari che, prima ancora di ragionare sulle elezioni legislative, dovranno costruire maggioranze credibili nei Parlamenti locali.
Feijòo, si dimostra tranquillo: “Sono convinto che riusciremo a riunire una grande maggioranza di cittadini per aiutarci a realizzarlo". Del resto, da un lato il PP non può presentarsi agli elettori con la premessa di non ritenersi in grado di conquistare la maggioranza assoluta. Dall'altra, Sanchez e le sinistre stanno già impostando la campagna elettorale sullo spauracchio della "onda nera". Ovvero, questo è l'argomento, chi vota PP vota per un governo con Vox.