Esteri

Sri Lanka, il piano segnalato già a gennaio. L'Isis rivendica l'attentato

Si indaga sul gruppo islamista locale NTJ ma intanto l'Isis rivendica e diffonde delle prove sul suo coinvolgimento

Sri Lanka: Isis diffonde prove sul suo coinvolgimento e sul "del capo dei kamikaze"

Dopo aver rivendicato la strage di pasqua in Ski Lanka, l'Isis ha diffuso una foto di quello che il gruppo jihadista indica come il capo dei kamikaze autori degli attacchi. Nella foto, la cui autenticita' non e' possibile verificare, si vede un uomo con la barba e a volto scoperto e un fucile nella mano sinistra, affiancato da 6 uomini con il volto coperto da kefiah, che sarebbero gli altri sei attentatori usicidi. Tre sono alla sua sinistra, tre alla sua destra e tre impugnano un coltello. Sullo sfondo la bandiera dell'Isis. Nella foto postata da Amaq si vedono sette presunti kamikaze, identificati dall'agenzia di stampa dell'Isis come Abu Ubayda, Abu al-Mukhtar, Abu Khalil, Abu Hamza, Abu al-Bara'a, Abu Muhammad e Abu Abdullah. 

Sono 40 le persone arrestate finora dalla polizia in relazione agli attentati di Pasqua in Sri Lanka. Lo ha detto Ruwan Gunasekara, portavoce della polizia, facendo il punto della situazione. Gli investigatori stanno ora cercando indizi sul fatto che il gruppo islamista locale ritenuto il principale sospettato - il National Thowheeth Jama'ath (NTJ) - abbia ricevuto "sostegno internazionale", ha detto il portavoce del governo Rajitha Senaratne. Il portavoce ha aggiunto che non e' possibile per una "piccola organizzazione" effettuare attentati suicidi cosi' ben coordinati. L'ufficio del presidente Maithripala Sirisena ha detto che c'era stato un allarme all'intelligence che "i gruppi terroristici internazionali" erano "dietro i terroristi locali". Il presidente ha aggiunto che ci sara' aiuto straniero per le indagini. Lo stato di emergenza, che ha dato alla polizia e ai militari poteri speciali, e' entrato in vigore a mezzanotte (le 20,30 di lunedi' in Italia). I sospetti possono essere detenuti senza un ordine del tribunale. C'e' anche un'inchiesta sul perche' non siano state prese piu' precauzioni da parte della polizia dello Sri Lanka dopo un avvertimento dell'11 aprile quando "un'agenzia di intelligence straniera" aveva riferito che l'NTJ aveva pianificato attacchi suicidi contro le chiese. Le autorità erano state avvertite ancor prima dall'India che il gruppo stava pianificando attacchi alle chiese. Si sapeva già da gennaio che gli islamisti radicali possibilmente legati al gruppo avevano accumulato armi e detonatori.

Sri Lanka: il bilancio degli attentati sale a 321 morti

E' salito a 321 il numero dei morti per gli attentati di Pasqua in Sri Lanka, i feriti sono oltre 500, secondo l'ultimo bilancio reso noto dalla polizia. Ruwan Gunasekara, portavoce della polizia, ha detto che "il numero dei morti e' aumentato a 321, quello dei feriti supera i 500". Le autorita' hanno proclamato per oggi una giornata di lutto nazionale, in occasione dei funerali per i caduti della chiesa di Katuwapitya a Negombo, pochi chilometri a nord di Colombo. 

Sri Lanka: "Attacchi una risposta al massacro di Christchurch"

Il ministro della Difesa Ruwan Wijewardene ha detto che secondo le prime indagini gli attentati di domenica "sono stati compiuti come ritorsione dopo quello di Christchurch", la strage delle moschee dello scorso marzo in Nuova Zelanda. Il governo ha anche rivelato che due gruppi islamisti locali sono sospettati dell'attentato: oltre al National Thawheed Jamaat, il cui nome era già circolato nelle scorse ore, ci sarebbe anche il Jammiyathul Millathu Ibrahim.
 

Lo Sri Lanka ha chiuso i social dopo gli attacchi di domenica

Subito dopo l’attacco di domenica scorsa, una delle prime misure precauzionali decise dal governo di Colombo è stata quella di bloccare l’accesso a quasi tutti i social network, tra cui Facebook, WhatsApp, YouTube, Instagram, Viber. La decisione è stata presa per evitare il diffondersi di fake news che avrebbero potuto alimentare l’odio etnico e religioso, e provocare ancora più violenza e morti. 

Sri Lanka: supericchi e studenti, le vittime straniere

Danesi, australiani, statunitensi, cinesi, britannici, turchi, indiani, ma anche giapponesi, portoghesi, olandesi e un cittadino con il doppio passaporto tedesco e americano. Sono una quarantina, provenienti da diversi Paesi, gli stranieri morti negli attentati di domenica, in Sri Lanka. Qui alcune delle storie. 

I TRE FIGLI DELL'UOMO PIU' RICCO DI DANIMARCA Alma, Astrid, Agnes e Alfred sono i quattro figli del miliardario danese, patron del colosso dell'abbigliamento 'low cost' Asos: erano in Sri Lanka, in vacanza, in uno degli alberghi teatro degli attentati, e tre di loro non ci sono piu'. La tragica notizia e' stata confermato da un portavoce che ha chiesto "sia rispettata la privacy della famiglia". Anders Holch Povlsen, 46 anni, e' l'uomo piu' ricco di Danimarca con un patrimonio netto stimato in 7 miliardi di euro da Forbes. E' anche il piu' grande proprietario terriero della Scozia dove, nelle Highlands, ha acquistato una serie di proprieta' storiche per preservarle e lasciarle alle generazioni future. Ha avuto 4 figli con la moglie, Anne Storm. Il miliardario era in vacanza con la famiglia per Pasqua: sono sopravvissuti solo lui, la compagna e uno dei ragazzini. Qualche giorno prima degli attentati Alma aveva scattato una foto dei tre fratelli -Astrid, Agnes e Alfred- a bordo piscina. Non e' chiaro chi, dei quattro fratelli, sia morto.

IL PADRE BRITANNICO RIMASTO SOLO AL MONDO Ha girato,per gli ospedali di Colombo, per ore. Alla fine Ben Nicholson ha trovato anche suo figlio, Alex, in una camera mortuaria. L'uomo ha perso l'intera famiglia negli attentati: la moglie, Anita Nicholson, 42 anni, avvocato a Singapore, e la figlia minore, Annabel. La madre e Alex erano in una delle file della colazione, in uno dei ristoranti, il Table One, al secondo piano dello Shangri-La hotel a Colombo quando due kamikaze hanno fatto irruzione nella sala e si sono fatti saltare in aria.

SELFIE PRIMA DI MORIRE, "COLAZIONE DI PASQUA CON LA FAMIGLIA" (NELLA FOTO IN ALTO A SINISTRA)

La britannica, Nisanga Mayadume, era con la madre, Shantha Mayadume, e si era appena fatta un selfie con la sua famiglia, a tavola a colazione, all'hotel Shangri-La di Colombo. Laureata all'University of London, la giovane ha fatto appena in tempo a scaricare l'immagine su Facebook aggiungendo "Easter breakfast with family", colazione pasquale con la famiglia. La morte l'ha colta pochi attimi dopo. Centinaia di persone hanno aggiunto 'RIP', riposa in pace, al selfie.