Svizzera come il Regno Unito, un referendum per cacciare gli immigrati - Affaritaliani.it

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Svizzera come il Regno Unito, un referendum per cacciare gli immigrati

Domenica 27 settembre i cittadini svizzeri sono chiamati alle urne. Le sorti in gioco sono anche italiane

Il referendum “iniziativa di limitazione"

Domenica 27 settembre nel Paese elvetico gli elettori infatti sono chiamati a rispondere sì o no al quesito se ai cittadini dell’Unione europea debba essere consentito di lavorare e vivere nel Paese oppure no; un voto che, ovviamente, potrebbe alterare drasticamente il rapporto della nazione con i suoi vicini, facendo saltare un discreto numero di trattati stipulati tra Ginevra e Bruxelles.

La Svizzera infatti, pur non essendo membro dell’UE, ha aderito ad alcuni dei suoi principi fondamentali, come la libera circolazione delle persone. Ciò significa che i cittadini dell’Ue oggi, ma chissà domani, possono vivere e lavorare in Svizzera (Paese che aderisce anche al mercato unico) e viceversa per i cittadini svizzeri in altri Paesi dell’Unione. 

Il referendum denominato “iniziativa di limitazione” cerca di fermare la libera circolazione dei cittadini dell’UE in Svizzera, rendendo difficile per le aziende assumerli. Il Partito popolare svizzero di destra (SVP) aveva previsto il voto per maggio, ma tutto è stato ritardato dalla pandemia COVID-19. Gli elettori svizzeri decideranno il destino dei cittadini dell’UE che si trovano nei confini elvetici e inoltre voteranno per altri quattro referendum. Ovviamente anche i 460.000 cittadini svizzeri che vivono nell’UE non possono stare tranquilli. 

Si tratta di una nuova Brexit elvetica? 

Alcuni l’hanno definita una sorta di Brexit svizzera poiché il Paese ha adottato in passato diverse disposizioni del diritto dell’UE attraverso trattati bilaterali, sebbene senza mai aderire all’Unione come invece avevano fatto i britannici. Se il referendum sull’iniziativa di limitazione dovesse essere sostenuto dagli elettori, il Consiglio federale svizzero dovrà porre fine all’accordo di libera circolazione con l’UE entro 12 mrsi e sei i negoziati falliscono, anche gli altri veranno risolti.