Esteri

Toyota, anno dei record: top employer in Italia e prima al mondo per vendite

Vicino Oriente, notizie e tendenze dal mondo giapponese | Il colosso nipponico dell’auto ha contenuto i danni da Covid, superando Volkswagen in vendite globali

Toyota Motor Italia ha sede a Roma dal 1997 e dà lavoro a oltre un centinaio di dipendenti. È anche grazie alle loro valutazioni, e a un approccio di innovazione e valorizzazione delle persone, che si conferma workplace di eccellenza in Italia, testimoniato dalla certificazione per il sesto anno consecutivo di 'Top Employer Italia'.

A motivare il riconoscimento del Top Employers Institute, l'ente certificatore globale delle eccellenze nella gestione delle risorse umane, c'è l'impegno profuso dalla filiale italiana del gruppo giapponese nel fornire le migliori condizioni di lavoro ai propri dipendenti e per l'attuazione di Best Practices che mettono al centro il capitale umano.

Il riconoscimento Top Employer, frutto di un processo di certificazione sempre più rigoroso e selettivo, conferma - spiega il gruppo in una nota - "la solidità e l'efficacia della strategia adottata da Toyota, che, puntando su innovazione, digitalizzazione dei processi e sul coinvolgimento continuo delle persone, anche a distanza, ha saputo rispondere in modo rapido e efficace al cambiamento, assicurando contestualmente il benessere delle proprie persone fin dall'inizio della pandemia, garantendo al contempo una ottimale continuità del business".

Già nel 2019, TMI ha avviato un processo di digitalizzazione, creando un innovativo ambiente lavorativo digitalizzato, Digital Workplace, che ha permesso all'azienda di essere già pronta quando, a causa dell'emergenza sanitaria, è stata obbligata a mettere in pratica massivamente i nuovi processi lavorativi, rendendo possibile il lavoro da remoto del 100% dei dipendenti sin dal primo giorno di lockdown senza blocchi operativi e con la piena soddisfazione di tutto il personale.

11298404 large
Operai al lavoro nello stabilimento francese di Onnaing

Ma i successi per Toyota non si limitano all’Italia. Nel 2020, infatti, il gruppo Toyota Motor Corp. si è classificato al primo posto nelle vendite globali di auto per la prima volta in cinque anni, grazie a una robusta ripresa delle vendite in Cina e negli Stati Uniti, superando la tedesca Volkswagen AG.

Toyota ha infatti venduto 9,53 milioni di veicoli in tutto il mondo lo scorso anno, compresi quelli di Daihatsu Motor Co. e Hino Motors Ltd. La cifra complessiva è in realtà in calo dell'11,3% rispetto all'anno precedente, ma anche la competitor VW è in calo del 15,2% rispetto al 2019, fermandosi a 9,31 milioni di unità vendute.

Le vendite annuali globali di Toyota avevano registrato il loro primo calo in cinque anni diminuendo drasticamente nel trimestre aprile-giugno, a causa dell’impatto economico mondiale della pandemia da Covid-19, che però ha dimostrato di aver sofferto meno di altre case automobilistiche. Ha infatti recuperato nei suoi principali mercati come Cina e Stati Uniti, registrando aumenti per tre mesi consecutivi da ottobre.

E sono stati proprio questi mercati a fare la differenza. Se infatti Volkswagen ha una forte presenza in Europa, dove le vendite sono calate del 24%, Toyota ha una presenza maggiore negli Stati Uniti, dove il calo si è limitato al 15%.

Secondo l'analista Yoshiaki Kawano, VW potrebbe superare di nuovo il colosso giapponese nel 2021, che però continuerà a godere di forti vendite nei suoi mercati principali, Giappone e Stati Uniti, mentre potrà “difendersi bene” anche in Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, spingendo sulla domanda locale di veicoli elettrici e SUV.