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Trump: "Dopo la guerra la Striscia di Gaza deve essere consegnata agli Usa". Israele prepara lo "sfollamento volontario"

Netanyahu e i suoi più stretti collaboratori totalmente spiazzati: che cosa c'è dietro al progetto del tycoon per i palestinesi

di Redazione Esteri

Trump: "La Striscia di Gaza deve essere  consegnata agli Usa, dopo la guerra" 

"La Striscia di Gaza verrebbe consegnata agli Stati Uniti da Israele alla fine dei combattimenti" e "non ci sarebbe bisogno di soldati americani". Lo precisa in un post Donald Trump parlando della sua proposta di trasformare Gaza nella 'riviera del Medio Oriente', con i palestinesi che sarebbero trasferiti nei Paesi vicini. "I palestinesi, persone come Chuck Schumer, sarebbero già stati reinsediati in comunità molto più sicure e belle, con case nuove e moderne, nella regione. Avrebbero davvero la possibilità di essere felici, sicuri e liberi", assicura il presidente americano. Che poi fa sapere: "Gli Stati Uniti, lavorando con grandi team di sviluppo provenienti da tutto il mondo, inizierebbero lentamente e attentamente la costruzione di quello che diventerebbe uno dei più grandi e spettacolari sviluppi del genere sulla Terra. Gli Stati Uniti non avrebbero bisogno di soldati! La stabilità della regione regnerebbe!!!". 

Trump e il piano choc su Gaza, nessuno sapeva nulla: nemmeno Netanyahu

Trump ieri ha annunciato davanti a Netanyahu, primo capo di Stato invitato ufficialmente alla Casa Bianca dopo il suo insediamento, il suo piano per Gaza. L'idea del presidente degli Usa prevede che i circa 2 milioni di palestinesi presenti nella Striscia vadano altrove per almeno 10-15 anni per permettere agli Usa di rendere Gaza la "Costa Azzurra del Medio Oriente". Ma quando Trump ha fatto questa dichiarazione - in base a quanto risulta al New York Times - nessuno sapeva nulla, non solo il suo ospite Netanyahu ma nemmeno i suoi più stretti collaboratori Se il suo annuncio sembrava formale e ponderato (ha letto il piano da un foglio di carta), la sua amministrazione - riporta l'Ansa - non aveva fatto nemmeno la pianificazione più elementare per esaminare la fattibilità dell'idea, secondo quattro persone a conoscenza delle discussioni.

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L'uscita è stata una sorpresa anche per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, cui avrebbe detto della sua intenzione di annunciare l'idea solo poco prima della conferenza stampa congiunta, secondo due fonti. Non c'erano stati gruppi di lavoro. Il dipartimento della difesa non aveva prodotto stime del numero di truppe eventualmente necessarie, o una previsione dei costi, o anche solo una bozza di come avrebbe potuto funzionare il piano. "C'era poco più di un'idea nella testa del presidente", riporta il New York Times.

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ordinato all'Idf di preparare un piano per consentire la "partenza volontaria della popolazione di Gaza", in seguito alle dichiarazioni di Trump sullo sfollamento forzato dei palestinesi dalla Striscia. Lo riportano i media israeliani. "Alla popolazione di Gaza deve essere consentito di godere della libertà di movimento e della libertà di immigrare", ha affermato Katz. Nel frattempo verrà avanzata una proposta per la ricostruzione di una "Gaza smilitarizzata", nell'era successiva ad Hamas, "un progetto che richiederà molti anni per essere completato".

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